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In attesa dell’adozione dei prossimi Work-Programme 2018-2020, prevista per fine ottobre 2017, gli ultimi di questo Programma Quadro, prevista per fine ottobre 2017, il 29 maggio scorso la Commissione europea ha pubblicato la valutazione intermedia di Horizon 2020. L’obiettivo è quello di contribuire a migliorare l'attuazione di Horizon 2020 negli ultimi Programmi di Lavoro 2018-2020, fornire elementi per l’elaborazione del report dell’High Level Group su come massimizzare l’impatto dei programmi europei di Ricerca e Innovazione (che verrà presentato il prossimo 3 luglio in occasione della Conferenza “R&I - Shaping our future”) e contribuire alla definizione del futuro Programma Quadro.

Dalla valutazione emerge che il programma è sulla buona strada per contribuire a creare posti di lavoro e crescita, affrontare le più grandi sfide per la società e migliorare la vita delle persone. Horizon 2020 ha un chiaro valore aggiunto europeo, producendo effetti benefici evidenti rispetto al sostegno nazionale o al livello regionale, ma ha attratto così tanti ricercatori e innovatori che sarebbe necessario un budget molto più elevato per supportare altri progetti eccellenti.

Rispetto al 7° Programma Quadro, infatti, il numero delle proposte inviate nell’ambito di Horizon 2020 è aumentato significativamente: se il totale delle proposte pervenute nel 7PQ sono state 135.000 (circa 20.000 all’anno), al 1°gennaio 2017 - dopo appena 3 anni dal suo avvio - sono state inviate per Horizon 2020 più di 100.000 proposte (per una media di 33.000 all’anno). Di coneguenza, il tasso di successo è notevolmente più basso rispetto ai precedenti programmi quadro, attestandosi intorno al 12-14% (nel 7° Programma Quadro era intorno al 19-21%).

Attualmente l’Unione europea sta rivedendo il quadro di bilancio 2014-2020 per far fronte alle nuove priorità, impegnandosi a mobilitare maggiori risorse per contribuire a stimolare l'occupazione e la crescita e far fronte alla crisi migratoria, rafforzando inoltre la sua capacità di reagire a eventi imprevisti. Il 20 giugno scorso il Consiglio dell’Unione europea ha adottato il nuovo quadro di bilancio, che aumenta di 6,01 miliardi di EUR le risorse destinate alle principali priorità dell'UE per gli anni 2017-2020. In particolare, sono stati stanziati 200 milioni di euro aggiuntivi per il budget di Horizon 2020, 50 milioni dei quali già adottati nel budget 2017. I finanziamenti aggiuntivi andrebbero così ripartiti:

  • 50 milioni per lo European Research Council (di cui 16,7 milioni già inclusi nel budget 2017)
  • 55 milioni per la parte di Horizon 2020 "Spreading Excellence and Widening Participation" (di cui 16,7 milioni già inclusi nel budget 2017)
  • 50 milioni per lo European Innovation Council
  • 45 milioni per "High Performance Computers", nell'ambito della Leadership in Enabling and Industrial Technologies di Horizon 2020 (di cui 16,7 milioni già inclusi nel budget 2017)

Partecipazione degli organismi di ricerca pubblici della Regione Emilia-Romagna ad Horizon 2020

Negli ultimi 3 anni (2014-2016) gli organismi di ricerca pubblici della regione Emilia-Romagna (Università di Bologna, Università di Modena e Reggio-Emilia, gli Istituti regionali del CNR, Università di Parma, Università di Ferrara e le sedi regionali dell'Enea) si sono aggiudicati oltre 60 milioni di euro con 162 partecipazioni a progetti Horizon 2020.

Tutti i dettagli nel tool interattivo realizzato da ASTER.

Rapporto 2017 sull'impatto dello SME Instrument di Horizon 2020

Oltre a valutare il Programma Quadro nel suo complesso, la Commissione europea ha anche pubblicato recentemente il rapporto “Accelerating innovation in Europe. Horizon 2020 SME Instrument impact report 2017”, che si propone di mettere in evidenza i primi segnali di crescita delle PMI beneficiarie e il loro profilo e contiene i dati cumulativi dal 2014 al 2016.

Lo SME Instrument di Horizon 2020 sostiene l'innovazione che genera nuovi mercati nelle piccole e medie imprese (PMI) con un significativo potenziale di crescita e ambizioni globali. Con più di 31.000 domande pervenute e più di 2.000 piccole imprese finanziate, in soli tre anni lo strumento per le PMI ha dimostrato di essere molto attraente per l'ecosistema europeo dell'innovazione.

Come rivelano il rapporto “La partecipazione allo SME Instrument di HORIZON 2020. Risultati 2014-2016” e il tool interattivo realizzati da ASTER, in Italia sono soprattutto le piccole e medie imprese (PMI) di Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte ad essersi aggiudicate il 70% degli 82 milioni di euro erogati all’Italia per ricerca e innovazione attraverso lo SME Instrument.

 

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Unione Europea