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fp9Il 12 dicembre 2017 si è svolto a Roma l’incontro Verso il 9° Programma Quadro di Ricerca e Innovazione - FP9. L’Italia e la sfida europea.

L’evento, organizzato dall’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), in collaborazione con il CNR, mirava a stimolare la partecipazione nazionale al processo di transizione da Horizon 2020 – l’attuale Programma europeo per la ricerca e l’innovazione, relativo al periodo 2014-2020 – al suo successore, il 9° Programma Quadro (FP9).

I diversi tavoli di discussione hanno messo in dialogo i punti di vista di rappresentanti istituzionali, esponenti degli enti pubblici di ricerca, esperti di politiche della ricerca e dell’innovazione. Gli intervenuti hanno indicato criticità e punti di forza della partecipazione italiana ai programmi quadro, segnalato discontinuità e opportunità dischiuse dal nuovo strumento finanziario, dibattuto sui modi in cui contribuire all’elaborazione di FP9.

La discussione ha preso le mosse da alcuni orientamenti-chiave che saranno al centro del nuovo Programma, richiamati da Kurt Vandenberghe, Direttore Policy Development and Coordination, DG Ricerca e Innovazione della Commissione europea. In particolare, FP9 sarà caratterizzato da:

  • Continuità ed evoluzione rispetto a Horizon 2020. Il nuovo Programma, come il predecessore, manterrà una struttura fondata su 3 pilastri.
  • Focalizzazione sull’impatto delle proposte finanziate. In quest’ottica diventerà rilevante valutare le ricadute attese degli investimenti, in termini di crescita.
  • Un approccio centrato su “missioni”, obiettivi specifici riconoscibili dall’opinione pubblica, che l’Europa possa lanciare e supportare.
  • Apertura, ossia capacità del programma di rompere le barriere tra scienza e società, tra diversi settori, tra l’Europa e il mondo.
  • Migliore armonizzazione degli strumenti, mediante una più chiara sinergia tra fondi e regolamenti regionali, europei e nazionali
  • Coinvolgimento dei cittadini, da realizzare attraverso un dialogo più stretto e duraturo con la società civile e gli stakeholder.

Nel corso del dibattito sono stati toccati molti temi, tra cui la capacità di governance, il rapporto tra la ricerca e l’innovazione – in particolare quella “distruttiva”, capace di rivoluzione i mercati – i modi in cui razionalizzare gli interventi, gli strumenti finanziari da mettere in campo, le modalità per massimizzare l’impatto del programma.

Area
Unione Europea
Quadro di finanziamento