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Secondo la definizione della Ellen MacArthur Foundation, economia circolare  “è un termine generico per definire un'economia pensata per potersi rigenerare da sola. In un'economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera”. L'economia circolare è, dunque, un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi

La Commissione europea, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e l'Accordo di Parigi sui Cambiamenti Climatici si occupa da tempo di economia circolare. A fine 2015, in particolare, l’ha fatto lanciando un vero e proprio "Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare", volto ad aiutare le imprese e i consumatori europei a compiere la transizione verso un’economia più forte e più circolare, in cui le risorse siano utilizzate in modo più sostenibile. Le proposte della Commissione riguardavano l’intero ciclo di vita dei prodotti: dalla produzione e dal consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato delle materie prime secondarie. 

Come parte del suo continuo sforzo per trasformare l'economia europea in una più sostenibile e per attuare il pacchetto di misure per l'economia circolare, nel gennaio 2018 la Commissione europea ha lanciato una "Strategia europea sui rifiuti di plastica" per proteggere il pianeta e i cittadini e responsabilizzare le imprese.

Per poter implementare le proprie strategie, la Commissione ha anche realizzato una Piattaforma europea degli stakeholder dell’economia circolare, ovvero uno spazio virtuale aperto che mira a promuovere la transizione europea verso la sostenibilità, facilitando il dialogo politico tra le parti interessate e diffondendo attività, informazioni e buone pratiche sull'economia circolare.
Inoltre, per essere efficace nelle sue politiche, l'Unione Europea monitora costantemente i progressi in termini di messa a punto di un sistema basato sull’economia circolare, anche attraverso l’utilizzo dei dati provenienti da Eurostat.

Un ruolo importante, nell’ambito di questa transizione, verrà svolto dalle opportunità finanziarie. Svolgono, infatti, un ruolo importante i Fondi strutturali e d’investimento europei (fondi ESI), che comprendono 5,5 miliardi di euro per la gestione dei rifiuti e Horizon 2020 (in particolare, attraverso le call Greening the economy in line with the Sustainable Development Goals e Building a low-carbon, climate resilient future: climate action in support of the Paris Agreement). A queste, si affianca un’altra importante opportunità, seppur più focalizzata sul cambiamento climatico, ovvero il programma LIFE, lo strumento finanziario europeo dedicato all’ambiente. Se a febbraio è stato approvato un pacchetto di investimenti di 98,2 milioni di euro per sostenere la transizione dell'Europa verso un'economia circolare a basse emissioni di carbonio nell'ambito del programma LIFE per l'ambiente e l'azione per il clima, ad aprile 2018, è previsto, invece, il lancio del bando 2018, che porterà con sé una serie di novità.

Un'altra opportunità messa a disposizione dalla Commissione europea per affrontare gli ostacoli all'innovazione, è lo strumento degli Innovation Deal, un progetto pilota che vuole identificare all'interno della legislazione UE eventuali barriere normative che ostacolano l'innovazione, raccogliendo proposte per eliminarle e impedire che ne sorgano di nuove. Il primo è stato dedicato all’economia circolare, l'ultimo, invece, si concentra sulle batterie per veicoli elettrici.

Infine, anche in Italia, il tema è fortemente sentito. Il Ministero dell’Ambiente ha recentemente presentato il documento "Verso un modello di economia circolare per l'Italia", che ha come obiettivo quello di fornire un inquadramento generale dell’economia circolare nonché di definire il posizionamento strategico dell’Italia sul tema, in continuità con gli impegni adottati nell’ambito dell’Accordo di Parigi, dell’Agenda 2030, in sede G7 e nell’Unione Europea. Inoltre, a dimostrazione dell’impegno nei confronti dell’economia circolare, verranno lanciati due bandi nel 2018, sulla falsariga di quelli già pubblicati nel 2017.

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Unione Europea