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Il 7 giugno scorso, la Commissione Europea ha presentato la sua proposta per il prossimo Programma Quadro per la ricerca e l'innovazione, che, come anticipato dal Commissario per la Ricerca e l'Innovazione Carlos Moedas in una nota del 2 maggio, si chiamerà Horizon Europe.

La dotazione finanziaria proposta di 100 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 include 97,6 miliardi di euro per Horizon Europe (di cui 3,5 saranno stanziati a titolo del Fondo InvestEU) e 2,4 miliardi di euro per il programma Euratom, che finanzia la ricerca e la formazione nel campo della sicurezza nucleare e della radioprotezione. 

CONTRIBUTI E REAZIONI ALLA PROPOSTA DI HORIZON EUROPE

RICERCA DI BASE E APPLICATA
La International Society for Stem Cell Research afferma che la proposta della Commissione per Horizon Europe non raggiunge il giusto equilibrio tra ricerca di base e ricerca applicata; in un position paper pubblicato il 1° ottobre sostiene invece che gli emendamenti proposti dai relatori Christian Ehler e Dan Nica cerchino di migliorare l'equilibrio.

RUOLO DELLE PMI IN HORIZON EUROPE
La European Association of Craft, Small and Medium-Sized Enterprises raccomanda fortemente in un position paper pubblicato il 1° ottobre un obiettivo del 20 per cento per la partecipazione delle PMI di Horizon Europe (comprese le start-up) al fine di motivare la Commissione a garantire bandi per PMI, per pubblicizzare il programma per le PMI (come attualmente lo strumento per le PMI) e per garantire che la partecipazione delle PMI sia documentata.

MARIE CURIE ACTIONS e ERC
Il 5 settembre lo European Council of Doctoral Candidates and Junior Researchers (Eurodoc) ha ribadito in una dichiarazione che la scienza di base ha bisogno di maggiori finanziamenti e chiede di raddoppiare il bilancio delle azioni Marie Curie da 6,2 a 12,4 miliardi di euro e per l'ERC da 13,1 a 26,2 miliardi di euro in Europa.

Le università della scienza e della tecnologia riunite nell'ambito della Conference of European Schools for Advanced Engineering Education and Research (CESAER) avevano chiesto, in un documento del 25 giugno, di aumentare il budget per il Consiglio europeo della ricerca (ERC) ad almeno 28 miliardi di euro e le azioni Marie Sklodowska-Curie (MSCA) ad almeno 8 miliardi di euro.

Il 5 settembre 2018 la Guild of Research-Intensive Universities ha affermato in una nota la necessità di mantenere l'eccellenza scientifica quale unico criterio di valutazione per l'ERC evitando l'introduzione di criteri geografici.

MISSIONS
L'Alliance for Internet of Things Innovation (AIOTI) il 5 settembre ha pubblicato un documento che contiene un elenco delle potenziali missioni di ricerca. Secondo l'AIOTI, la Commissione europea dovrebbe introdurre "iniziative e politiche per stimolare l'introduzione di nuove tecnologie o la graduale eliminazione di quelle più vecchie, sostenendo nel contempo la spinta alla cibersicurezza."

Il 4 aprile scorso si era chiusa la 'call for feedback' aperta dalla Commissione europea per ricevere commenti da parte degli stakeholder interessati sulle missioni per la ricerca e l'innovazione nell'ambito del prossimo Programma Quadro europeo.

Tra i position paper presentati in risposta a questa call ricordiamo il contributo del Consiglio Nazionale delle Ricerche con il suo MISSION EUROPE 2030.

INFRASTRUTTURE DI RICERCA
La Helmholtz Association ritiene, in un documento pubblicato il 29 agosto, che sia necessario un adeguato livello di finanziamento e un coordinamento più efficiente per consentire all'Europa di continuare a sviluppare la sua leadership mondiale nel settore delle infrastrutture di ricerca (RI) e sfruttare appieno il potenziale di innovazione di molte aree di ricerca. Sostiene, in particolare, di aumentare il budget per le RI ad almeno 5 milioni di Euro, riducendo la frammentazione delle RI in Europa e assicurando la loro leadership mondiale attraverso un approccio comune di accesso standardizzato.

VALUTAZIONE 
I consulenti francesi per l'innovazione - French Association of Innovation Consultants (ACI) - chiedono una valutazione più trasparente dei progetti nell'ambito di Horizon Europe. L'Associazione ha pubblicato il 12 luglio un elenco di suggerimenti per migliorare la proposta Horizon Europe della Commissione. I consulenti sollecitano la Commissione a migliorare la partecipazione delle PMI al programma, a rendere più trasparente la valutazione dei progetti e a promuovere le innovazioni non tecniche.

BUDGET
EuroScience, l'associazione di base di ricercatori senza scopo di lucro in Europa, insieme a Initiative for Science in Europe (ISE), la piattaforma indipendente di società e organizzazioni scientifiche europee, hanno presentato l'11 luglio una petizione congiunta per chiedere un budget di 160 miliardi di euro per Horizon Europe.

Pur accogliendo con favore la struttura generale e l'ambizione della proposta di un aumento del bilancio europeo per la ricerca e l'innovazione, essi ritengono, infatti, non sufficiente tale sforzo per far fronte alle crescenti sfide geopolitiche e l'altissimo livello di concorrenza che proviene soprattutto dai paesi asiatici.

Tale petizione si unisce alle numerose richieste di aumento di budget già avanzate da altri enti e organizzazioni, tra cui CNREU-LIFE, i 14 maggiori gruppi universitari d'Europa, tra cui la League of European Research Universities (LERU), the Guild of European Research-Intensive Universities e la European University Association (EUA) e la European Association of Research and Technology Organisations - EARTO

PAESI ASSOCIATI
ALLEA, la Federazione europea delle accademie delle scienze e delle discipline umanistiche - European Federation of Academies of Sciences and Humanities - in un comunicato stampa del 9 luglio, condivide le preoccupazioni sollevate da altri stakeholder e chiede una definizione chiara e inclusiva dei paesi associati. Nella forma attuale, il regolamento non è abbastanza chiaro se i paesi terzi (come la Svizzera) avranno l'opportunità di partecipare allo stesso modo in cui hanno lavorato con successo a Horizon2020. ALLEA crede fermamente nell'apertura della scienza e sostiene l'idea di una European Research Area integrata aperta alla collaborazione di ricerca globale.

SET DI RACCOMANDAZIONI DA APRE
L'Agenzia italiana per la promozione della ricerca europea ha portato il 9 luglio all'attenzione del Parlamento europeo e del Consiglio una prima serie di raccomandazioni per Horizon Europe. Nello specifico APRE:

  • chiede ai co-legislatori di ampliare il bilancio complessivo di Horizon Europe ad almeno 120 miliardi di euro;
  • invita i co-legislatori a considerare attentamente e rivedere la divisione interna del bilancio di Horizon Europe;
  • invita i co-legislatori a reintrodurre nell'ambito del primo pilastro uno schema di finanziamento dedicato alla ricerca collaborativa di frontiera, costruito sul modello del programma FET;
  • chiede ai co-legislatori di promuovere fortemente una maggiore definizione sia del regolamento che dei testi di decisione;
  • invita i co-legislatori a prestare la dovuta attenzione al processo di razionalizzazione delle partnership;
  • invita i co-legislatori a promuovere nei testi giuridici un ulteriore consolidamento dei criteri di selezione delle missioni;
  • invita i co-legislatori a reintrodurre un regime di finanziamento dedicato alle PMI innovative, basato sul modello dello strumento per le PMI di Horizon 2020.


SCIENCE WITH AND FOR SOCIETY

Alcuni stakeholder ritengono necessario rafforzare i finanziamenti a supporto dell’interazione tra scienza e società, poiché la proposta della Commissione per Horizon Europe non prevede un programma dedicato alla “scienza con e per la società”. La petizione è online. 

Anche lo European network of science centres and museums (Ecsite) sostiene, in una nota del 6 luglio, la necessità di sostenere i temi SfawfS nel prossimo programma quadro.

EMENDAMENTI DA ASSOCIAZIONI DI UNIVERSITA' 
In una nota del 6 settembre, The European Consortium of Innovative Universities (ECIU) richiede un ruolo più ampio delle università innovative in Horizon Europe, quali fattori abilitanti per la crescita guidata dall'innovazione e l'innovazione sociale: "le università devono essere incluse nel nucleo delle politiche dell'innovazione dell'UE", secondo il consorzio europeo delle università innovative.

Le associazioni universitarie hanno presentato il 4 luglio alcuni emendamenti alla proposta della Commissione europea su Horizon Europe, chiedendo ancora una volta un aumento del bilancio totale e una revisione della dotazione di bilancio. Gli emendamenti sottolineano la necessità di realizzare lo Spazio europeo della ricerca e di promuovere legami più forti tra ricerca, innovazione e istruzione. Un altro elemento chiave per trasformare Horizon Europe in un successo è l'inclusione di riflessioni umane e sociali in tutto il programma. Gli emendamenti proposti riguardanti le regole di partecipazione mirano principalmente a chiarire le disposizioni necessarie e a migliorare l'efficienza della gestione del programma.

INNOVAZIONI NEL SETTORE SALUTE
Nonostante numerose dichiarazioni politiche e raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio per trovare modelli di R&I alternativi e sostenibili che garantiscano migliori risultati sanitari per tutti, la proposta della Commissione su Horizon Europe non include garanzie concrete che aiuterebbero a massimizzare il rendimento pubblico degli investimenti per la R&I finanziata con fondi pubblici e per rispondere alle esigenze di salute pubblica. Il nuovo quadro inoltre riduce gli impegni dell'UE nella lotta contro le malattie legate alla povertà che risentono della mancanza di interesse del settore privato a investire nella R&I. Qui la dichiarazione congiunta presentata il 3 luglio scorso.

EUROPEAN INNOVATION COUNCIL
APRE, l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, ha pubblicato “The EIC in Horizon Europe”, il proprio documento di posizione sul futuro European Innovation Council. Il documento rappresenta il contributo di APRE al processo istituzionale di definizione del Consiglio europeo dell’innovazione.

The EIC in Horizon Europe è il prodotto di un gruppo di lavoro avviato a giugno dello scorso anno, che ha coinvolto l’insieme dei soci APRE (tra cui ASTER) e che costituisce pertanto una sintesi delle posizioni sull’EIC di una significativa rappresentanza dei protagonisti pubblici e privati della ricerca e dell’innovazione nazionali.

INDUSTRIA 4.0
La European Factories of the Future Research Association (EFFRA) riconosce l'importante e positivo approccio indicato dall'inclusione di un cluster Digital and Industry all’interno del pilastro Global Challenges and Industrial Competitiveness, con una dotazione finanziaria proposta di 15 miliardi di Euro.

GENDER BALANCE
Il progetto GENDERACTION, che mira a promuovere la parità di genere nella ricerca e nell'innovazione in tutta Europa, sta elaborando una serie di policy briefs su Horizon Europe, per portare le principali questioni di genere nei negoziati in corso, promuovendo la consapevolezza delle politiche di uguaglianza di genere nella ricerca e nell'innovazione come elementi cruciali per il futuro programma quadro.

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Dal momento che l'80% degli investimenti globali in ricerca e sviluppo, il 73% delle pubblicazioni scientifiche e il 70% delle domande di brevetto avvengono al di fuori dell'UE, è fondamentale che l'Europa abbia “Access to the world’s best talents, expertise and resources,” ha affermato Signe Ratso, vice Direttore generale della DG Research and Innovation alla Commissione europea, intervenuta alla conferenza annuale di Science|Business il 4 giugno scorso. In quest'occasione, diversi stakeholder europei si sono interrogati su come l'Europa possa promuovere al meglio la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione, consentendo all'UE di accedere alle ultime conoscenze e ai migliori talenti di tutto il mondo. Tra i temi affrontati e raccolti in un documento pubblico, si è parlato di prevedere più forme di cooperazione, includere più paesi terzi e chiarire le regole per i paesi associati.

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Unione Europea
Quadro di finanziamento