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Il 18 marzo scorso la Commissione europea ha annunciato le nuove misure a supporto dell’innovazione nell'ambito dello European Innovation Council, avviato in fase pilota nel 2018 in vista del prossimo periodo di programmazione e del futuro programma di ricerca e innovazione. Data la crescente importanza economica dell'innovazione pionieristica e dirompente e sulla base del grande successo del progetto pilota, la Commissione ha infatti proposto di destinare all'EIC 10 miliardi di euro nell’ambito di Horizon Europe.

Come ha affermato Jean-David Malo, Direttore dell’EIC Task Force (DG Research and Innovation – European Commission), intervenuto a Milano lo scorso 28 giugno in occasione della giornata informativa nazionale dedicata allo European Innovation Council, si tratta di una “revolution in continuity”.

L’EIC Accelerator supporta, con un budget di €1.3 miliardi per il biennio 2019-2020, piccole-medie imprese innovative, stabilite in uno Stato membro dell'UE o in un paese associato a Horizon 2020, che intendono sviluppare e commercializzare nuovi prodotti, servizi e modelli di business ad alto rischio e ad alto potenziale, in grado di creare nuovi mercati o modificare profondamente quelli esistenti.

L’iniziativa si basa sulla Fase 2 dello Strumento per le PMI e si propone di sostenere lo sviluppo e lo scale up delle innovazioni di start-up e PMI, attraverso finanziamenti nella forma di grant o blended finance, coaching e servizi di business acceleration.

Le nuove misure intendono infatti superare le tradizionali difficoltà di trasferimento delle conoscenze in nuove attività, di reperimento di investimenti per le start-up per crescere più rapidamente sul mercato e di creazione di connessioni tra tutti gli attori.

Lo strumento conserva la sua natura totalmente bottom-up (senza ambiti tematici predefiniti) e la possibilità di presentare in qualunque momento le proposte progettuali, che verranno valutate in uno dei cinque cut-off disponibili: 9 ottobre 2019, 8 gennaio 2020, 18 marzo 2020, 19 maggio 2020 e 7 ottobre 2020. Rimane immutata anche la procedura di valutazione a due step, dapprima in remoto e successivamente attraverso un pitch a Bruxelles nel corso del quale i candidati presentano le loro innovazioni ad una giuria di investitori, imprenditori ed esperti di business che valuteranno la solidità del progetto.

Il nuovo Work Programme 2018-2020 European Innovation Council (EIC) pilot prevede, però, alcune importanti novità:

  1. cancellazione della Fase 1 dello SME Instrument, con l’ultima scadenza fissata al 5 settembre 2019;
  2. già dalla prossima scadenza del 9 ottobre 2019, l’ex Fase 2 dello Strumento diventa monobeneficiario, con domande presentate unicamente da imprese singole e
  3. possibilità per le PMI di accedere a finanziamenti misti (sovvenzioni ed equity) fino a 15 milioni di euro.

L’EIC Accelerator finanzia lo sviluppo del concetto di business di una PMI in un prodotto, servizio o processo che necessita di un'ultima spinta prima di approdare sul mercato. Le attività in questa fase possono comprendere, ad esempio, lo sviluppo di prodotti/servizi, prove, prototipazione, convalida, dimostrazione e test in condizioni reali e market replication.

Spetta all’impresa che presenta il proprio progetto innovativo scegliere, per quanto riguarda il finanziamento, tra l’opzione solo GRANT, che prevede un cofinanziamento fino al 70% delle spese ammissibili tra 500.000€ e 2.500.000€, oppure l’opzione BLENDED FINANCE (mista), che prevede invece un cofinanziamento fino al 70% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 2.500.000€ + EQUITY fino a 15.000.000€ (eventuali richieste superiori o inferiori devono essere debitamente giustificate).

La scelta di una delle due opzioni dipende anche dal tipo di attività previste da progetto: mentre le proposte con attività dal TRL 6 fino a TRL 8 potranno essere finanziate mediante grant o mediante l'opzione di finanziamento misto, le attività vicine al mercato (dal TRL 9) incluse in una proposta possono essere finanziate solo mediante EQUITY, finché la proposta rimane “non bancabile”. Perché si possa ricevere supporto anche per questo tipo di azioni, dunque, occorre dare il proprio esplicito consenso in fase di proposta. L’equity fornito all’impresa potrà essere utilizzato anche per coprire il 30% di cofinanziamento necessario per le attività a TRL 6/8, finanziate dal grant al 70%.

Nel caso si richieda supporto solo attraverso grant, si dovrà dimostrare la propria capacità di disporre di altre risorse a copertura delle attività sopra il TRL 8. Le imprese dovranno dettagliare già in fase di sottomissione quali attività sono supportate dal grant e, anche per proposte che richiedano solo grant, quali attività a TRL 9 sono previste da progetto, dimostrando l’intenzione e la capacità del beneficiario di arrivare al mercato e l’impatto atteso della proposta. L’attribuzione del TRL alle attività previste nel progetto sarà soggetta alla valutazione degli esperti durante i 2 step del processo di valutazione e la classificazione finale sarà effettuata durante l’intervista a Bruxelles, sulla base delle informazioni contenute nel progetto e gli ulteriori dettagli e spiegazioni emersi durante l’intervista.

Il nuovo template riflette le modifiche del nuovo Work Programme e l’introduzione della blended finance all’interno dell’EIC Accelerator Pilot (SME Instrument) Fase 2. Esso ha, infatti, un maggiore focus sul potenziale di scale-up e i fabbisogni finanziari dell’impresa e contiene anche domande specifiche relativamente alla componente equity per i proponenti che facciano richiesta di blended finance. Inoltre, nel nuovo template, nel Document 3, le imprese dovranno fornire informazioni finanziarie e aziendali per valutare le esigenze di finanziamento e il ruolo di supporto dell’EIC. Al momento della presentazione della proposta, infine, occorrerà inviare anche la presentazione per l’intervista a Bruxelles, nel caso in cui si venga selezionati per questo secondo step di valutazione.

Le imprese che saranno ammesse al finanziamento con modalità blended finance riceveranno, oltre all’invito alla Grant Agreement Preparation, anche un invito a negoziare il supporto equity con l’EIC Fund.

Al fine di convalidare e rendere operativo l'investimento, l’EIC Fund, infatti, avvierà con l’impresa un processo di due diligence (DD), che inizierà un mese dopo la fine della valutazione e potrà durare in media sei mesi, senza tuttavia incidere sull’entrata in vigore del Grant Agreement. Tranne che in casi specifici, infatti, la DD del Fondo EIC non avrà l’obiettivo di rimettere in discussione la decisione della Commissione di finanziare la proposta.

Sulla base dei risultati della DD, il Fondo EIC cercherà co-investitori all’interno di una comunità di investitori fidati e pre-verificati. Gli investitori interessati saranno presentati all’impresa, che avrà sempre l'ultima parola in merito alla scelta degli investitori. In assenza di co-investitori, sarà l’EIC Fund ad effettuare l'investimento.

Il nuovo approccio porta con sè numerosi vantaggi per le imprese europee, tra cui:

  • maggiore finanziamento, che può arrivare fino a 15 milioni di euro;
  • finanziamento anche per attività con Technology Readiness Level (TRL) 9 e attività di sviluppo di mercato che non possono essere supportate a livello europeo o nazionale a causa delle norme in materia di aiuti di Stato;
  • mentoring, consulenza strategica e accesso ad un’ampia rete di partner grazie al contatto con validi partner tra cui gli investitori privati.

Certamente l’introduzione dell’equity rappresenta una grande novità per le piccole e medie imprese europee e italiane in particolare ed una sfida anche per la Commissione europea stessa, che si sta attrezzando per offrire alle imprese tutto il supporto necessario.

La nuova modulistica per partecipare ai prossimi bandi è disponibile sul sito ufficiale, comprese le Frequently Asked Questions.

Nel frattempo, il 27 giugno sono stati nominati ufficialmente i 22 membri che compongono l’EIC pilot advisory board. Gli esperti provengono per la maggior parte dal mondo dell'imprenditoria, del capitale di rischio, della scienza e della tecnologia. Il bando per selezionare i componenti dell'EIC Pilot Advisory Board era stato pubblicato dalla Commissione europea a marzo scorso. Tra di essi figurano anche due italiani: Valeria Nicolosi, Chair of Nanomaterials and Advanced Microscopy, e Roberto Verganti, Innovation academic, former RISE group.

Tra il 2019 e il 2020, l’advisory board consiglierà la Commissione europea sull’iniziativa pilota European Innovation Council e offrirà orientamento per lo sviluppo completo dell’EIC in vista del nuovo programma europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe, che verrà lanciato nel 2021.

La Commissione ha inoltre pubblicato sempre il 27 giugno un avviso di posto vacante per assumere i primi EIC programme managers. La Commissione europea intende assumere, infatti, da 3 a 5 EIC Programme Managers che ci si aspetta contribuiscano in modo significativo al raggiungimento di importanti progressi nelle tecnologie emergenti strategiche, in particolare attraverso la supervisione e il supporto alla gestione di un portafoglio di progetti di ricerca e/o innovazione finanziati dall'EIC. Le domande possono essere inviate fino al 31 luglio 2019.  

Articolo a cura della redazione FIRST