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La Commissione europea sta prendendo in considerazione le modalità per migliorare la gestione finanziaria di alcune delle più grandi partnership di ricerca.

Science|Business cita a tal proposito un documento riservato della Commissione che afferma che i progetti R&D multi-partner sono stati oggetto di alcuni problemi finanziari derivanti dalla loro complessa struttura. Il paper propone di discutere possibili riforme con gli Stati membri che co-finanziano i progetti, considerando che la problematica riguarda migliaia di imprese, università e altre organizzazioni che partecipano ai progetti.

Uno dei problemi chiave individuati è il flusso di cassa. Le Joint Undertaking sono gestite nell'ambito di due articoli dei trattati europei che permettono alla Commissione di costituire organizzazioni per gestire denaro proveniente da più enti finanziatori nello stesso momento - la Commissione stessa, gli Stati membri e altri enti.

Queste organizzazioni concedono sovvenzioni attraverso call for proposals nel corso dell'anno. Il denaro per finanziare le sovvenzioni viene pagato dalle differenti organizzazioni in tempi diversi e ciò implica che spesso la Commissione sia dovuta intervenire per colmare le differenze. La soluzione proposta prevede la definizione anticipata di un piano per gli Stati membri per i pagamenti plueriennali.

Il paper sottolinea altri problemi. Ad esempio, le Joint Undertaking dovrebbero erogare sovvenzioni rispettando un comune insieme di norme europee.  I finanziamenti dei singoli stati però vengono definiti sulla base delle linee di budget nazionali, e quindi di regole nazionali che non sempre combaciano con quelle europee.

Per semplificare la situazione, a giugno 2018 la Commissione ha proposto di ridurre il numero dei progetti di parteneriato dai 120 attuali a 44. 

Leggi tutti i dettagli sui nuovi partenariati europei in Horizon Europe in questa news di FIRST.