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    POLITICA GENERALE
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Il 12 dicembre 2018, il Parlamento europeo ha approvato in sessione plenaria le due relazioni relative a Horizon Europe – la prima sul regolamento (programma quadro e regole di partecipazione e disseminazione), l’altra sulla decisione (programma specifico per implementare Horizon Europe)

Il 30 novembre, invece, Il Consiglio dell’UE ha pubblicato l’Orientamento Generale Parziale sul regolamento e una relazione intermedia sulla decisione.

Rispetto alla proposta effettuata dalla Commissione Europea, il Parlamento ha introdotto alcune novità, quali ad esempio:

  • bilancio complessivo di Horizon Europe fissato a 120 miliardi di euro in prezzi 2018 rispetto ai 94,1 proposti dalla Commissione europea;
  • lo Strumento PMI di Horizon 2020 è riproposto come schema orizzontale al secondo pilastro di Horizon Europe, dando particolare importanza all’innovazione incrementale, una dotazione finanziaria di 2,5 miliardi di euro e una struttura in fasi differenziate;
  • pianificazione strategica: si propone l’adozione del piano strategico ogni due anni attraverso un atto delegato, in seguito a una consultazione trasparente e con il coinvolgimento degli Stati Membri, del Parlamento e della comunità degli stakeholder in R&I;
  • maggior chiarezza nella definizione dei criteri per la selezione delle missioni di R&I, stabilendo inoltre di dedicare alle missioni un massimo del 10% del bilancio del secondo pilastro per i primi due anni del programma;
  • le FET Flagships attualmente esistenti e supportate in Horizon 2020 (Human Brain Project, Graphene, Quantum Technologies) dovrebbero essere mantenute come tali in Horizon Europe e per le altre FET Flagships che verranno lanciate entro la fine di Horizon 2020 sarà considerata la prosecuzione come missioni di R&I;
  • Cluster 2 del secondo pilastro “Inclusive and Secure Societies” scorporato in due cluster differenti (“Inclusive and Creative Society” e “Secure Societies”).

 Anche nella propria relazione il Consiglio presenta alcune novità:

  • separa il Cluster 4 del secondo pilastro proposto dalla Commissione (“Climate, Energy and Mobility”) in due cluster differenti (“Climate and Energy” e “Mobility”). Si allinea inoltre al Parlamento nella separazione del cluster 2 (le denominazioni sono però differenti: “Culture and Inclusive Society” e “Civil Security for Society”)
  • rinomina il cluster 3 “Digital and Industry” in “Digital, Industry and Space” e il cluster 5 “Food and Natural Resources” in “Bioeconomy, Food, Natural Resources and Environment”
  • recupera all’interno dell’EIC Accelerator alcuni elementi dello Strumento PMI
  • fissa un tetto (teorico, del 49.9%) per la quota di bilancio da assegnare al complesso degli strumenti di partenariato, stabilendo che più della metà della dotazione finanziaria del secondo pilastro debba essere allocata a strumenti diversi dallepartnership.

Relativamente al processo di approvazione di Horizon Europe, i passaggi in Parlamento e Consiglio segnano la chiusura della prima fase del percorso legislativo (che si era aperta il 7 giugno scorso con la presentazione della proposta della Commissione europea). Le tre versioni di Horizon Europe presenti a oggi consentiranno di giungere a un testo condiviso.