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Il "decreto crescita", pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2019, contiene le prime indicazioni di un futuro bando per progetti di ricerca e sviluppo in ambito economia circolare, con uno stanziamento complessivo pari a 140 milioni di euro.

In particolare, l'obiettivo del bando è favorire la transizione delle attività economiche verso un modello di economia circolare, finalizzata alla riconversione produttiva del tessuto industriale.

Imprese ed centri di ricerca potranno presentare progetti anche congiuntamente tra loro tramite il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

I progetti di ricerca e sviluppo dovranno:

  1. essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  2. prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000 e non superiori a euro 2 milioni;
  3. avere una durata non inferiore a dodici mesi e non superiore a trentasei mesi;
  4. prevedere attività di ricerca e sviluppo, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali - Key Enabling Technologies (KETs), relative a:

    a) innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
    b) progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
    c) sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
    d) strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
    e) sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
    f) sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

Le agevolazioni saranno concesse tramite un finanziamento agevolato (per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50 per cento) e un contributo diretto alla spesa (fino al 20 per cento delle spese e dei costi ammissibili).

Le agevolazioni saranno concesse con procedura valutativa a sportello, sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Termini e condizioni per la presentazione delle domande saranno stabiliti con successivo decreto direttoriale del MISE.