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Il tema delle sinergie tra i fondi europei, in particolare tra Horizon Europe e altri programmi UE, è al centro del dibattito e dell’interesse politico europeo di questi mesi, in cui si stanno definendo gli impianti strategici della prossima programmazione 2021-2027.

L’identificazione di obiettivi comuni perseguibili e l’adozione di norme e regole di finanziamento comuni tra i vari programmi sono infatti essenziali per massimizzare l’impatto della ricerca e dell’innovazione sulla società e l’economia dell'Europa, garantendo una maggiore semplificazione amministrativa ed evitando, allo stesso tempo, sovrapposizioni e duplicazioni.

Non è un caso se il portafoglio della nuova commissaria Mariya Gabriel è stato denominato “Innovation, Research, Culture, Education and Youth”, il che fa auspicare una maggiore integrazione tra i settori ricerca, innovazione ed educazione e finalmente una reale compatibilità e complementarietà tra i diversi programmi.

Se, inoltre, nell’attuale programmazione, la sinergia tra fondi, in particolare diretti-indiretti, è stata complicata dalla disciplina sugli aiuti di stato, fa invece ben sperare il progetto di revisione del regolamento generale di esenzione per categoria (“GBER”), recentemente oggetto di una consultazione pubblica. Per il futuro si prevede, dunque, di poter finalmente applicare le stesse regole per cofinanziare progetti di ricerca e innovazione con fonti diverse e di poter utilizzare fondi nazionali o regionali per finanziare i Seal of Excellence.

L’accordo degli stati membri sulle sinergie

In occasione della riunione del Consiglio dell’Unione europea del 29 novembre scorso, il Consiglio “Competitività” ha approvato un orientamento generale parziale sull'allegato IV del regolamento "Horizon Europe", che contiene indicazioni in merito alle sinergie tra Horizon Europe e altri programmi dell'UE nel periodo 2021-2027. Grazie a questo accordo il Consiglio potrà ora avviare i negoziati con il Parlamento europeo in vista dell’adozione del regolamento, non appena sarà raggiunto un accordo sul prossimo quadro finanziario pluriennale.

In particolare, l’accordo tra gli stati membri europei è stato raggiunto sulle possibili sinergie tra Horizon Europe e altri 14 programmi europei (tra cui, per citarne alcuni, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, il Fondo Sociale Europeo Plus, Digital Europe, LIFE, Erasmus e InvestEU). Se, infatti, il programma Horizon Europe andrà a finanziare attività di ricerca e innovazione, altri programmi potranno intervenire in diverse fasi del ciclo di R&I.

 

Sinergie con FESR e FSE+

Un migliore coordinamento tra Horizon Europe e il FESR potrà agevolare l’attuazione di meccanismi di finanziamento complementari per attività-ponte tra la ricerca eccellente e l’innovazione, sostenute dal primo, e le strategie di specializzazione intelligenti sostenute dal secondo. Se saranno rafforzate le sinergie con il Programma Quadro, il FESR si potrà concentrare sempre più sullo sviluppo e il sostegno degli ecosistemi regionali e locali di ricerca e innovazione, per lo sviluppo di nuove capacità in grado di guidare il processo di trasformazione industriale e di adottare le soluzioni innovative finanziate nei progetti di Horizon Europe.

L’FSE+, d’altra parte, potrà contribuire maggiormente a formare nuove competenze, sostenendo attività per lo sviluppo del capitale umano nella R&I e sviluppando piani di studio innovativi, in linea con l’evoluzione del mercato del lavoro e le nuove prospettive di sviluppo dell’industria europea.

Sinergie con il programma Digital Europe

Pur ponendosi obiettivi e risultati attesi diversi, Horizon Europe e Digital Europe convergno su alcuni temi che si propongono di affrontare, come il calcolo ad alte prestazioni, l’intelligenza artificiale e la sicurezza informatica, in una logica di intervento complementare. Così se, ad esempio, il Programma Quadro di R&I si propone si sostenere la crescita delle imprese che sviluppano innovazioni disruptive (spesso, non a caso, nel settore digitale), il programma Digital Europe intende supportare le PMI nella loro trasformazione digitale, offrendo servizi e competenze tramite gli European Digital Innovation Hubs. Ancora: se Horizon Europe sostiene, tra le attività, prove, sperimentazioni e dimostrazioni, Digital Europe supporta le capacità e le infrastrutture che possono essere messe a disposizione della comunità di ricerca e innovazione. Le sinergie che, auspicabilmente, verranno attuate con forza nel corso della prossima programmazione potranno, in generale, agevolare l’adozione e la diffusione all’interno del programma Digital Europe di nuove tecnologie digitali sviluppate nell’ambito del Programma Quadro.

Sinergie con InvestEU

Come già Horizon 2020, anche il nuovo programma Horizon Europe prevede la possibilità di erogare finanziamenti misti, nell’ambito dello European Innovation Council, per imprese innovative che intendano sviluppare soluzioni ad alto livello di rischio e che necessitano di ulteriore supporto finanziario per raggiungere il mercato. A questo scopo, potranno infatti intervenire fondi e intermediari finanziari sostenuti da InvestEU, che prevede strumenti finanziari dedicati specificatamente alla ricerca e all’innovazione delle PMI.

Articolo a cura della redazione FIRST