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Il governo, nel quadro del decreto legge 16 marzo 2020 che identifica una serie di misure per contrastare l'emergenza legata al COVID-19, ha approvato un percorso semplificato per consentire alle Pubbliche Amministrazioni di attivare rapidamente servizi digitali per i cittadini e per le imprese e per favorire lo smart working per i propri dipendenti.
Fino al 31 dicembre le Pubbliche Amministrazioni potranno acquistare beni e servizi digitali, con particolare riferimento a servizi che operano in cloud (Software-as-a-Service, come ad esempio servizi di hosting, ma anche applicazioni, servizi che permettono il telelavoro, o servizi diretti al cittadino e alle imprese), attraverso una procedura negoziata che non prevede bando di gara e in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale.
Dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
- il fornitore dei servizi deve essere selezionato tra almeno quattro operatori economici, di cui una startup innovativa o una piccola e media impresa innovativa;
- gli acquisti di beni e servizi devono riguardare progetti coerenti con il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e devono essere integrati (quando possibile) con le piattaforme abilitanti come Spid, pagoPA o ANPR.