• Tipo News
    INFORMAZIONE
  • Fonte
    Varie - UE
  • Del

ERC FerrariA soli tre mesi dalla nomina a Presidente dell'ERC, ieri, 7 aprile, sono arrivate le improvvise dimissioni di Mauro Ferrari.

Ferrari ha affidato ad una lettera aperta al Financial Times le sue intenzioni e le motivazioni alla base della sua decisione, scatenando non poche polemiche e provocando una piccata reazione da parte del Consiglio scientifico dell'ERC, da lui presieduto e composto da eminenti scienziati e studiosi che contribuiscono alla definizione della strategia e delle metodologie di finanziamento dell'ERC.

La lettera di Ferrari al Financial Times

Se Ferrari attribuisce la causa delle sue dimissioni ad una mancata risposta coordinata europea al COVID-19, dalla nota del Consiglio scientifico dell'ERC pubblicata sul suo sito internet si evincono invece altre motivazioni alla base di questa scelta e si palesano attriti evidentemente non attribuibili alle ultime circostanze legate alla pandemia.

Ferrari sostiene che la sua proposta di creare un programma speciale all'interno dell'ERC per combattere il COVID-19 abbia incontrato la resistenza unanime all'interno del Consiglio scientifico, sostenitore, invece, della natura tipicamente "bottom-up" del programma.

Questo rifiuto da parte dell'ERC di appoggiarlo nella proposta di contribuire, con i mezzi a disposizione, alla lotta contro il COVID-19 l'avrebbe dunque indotto a rassegnare le dimissioni, lamentando una sfiducia generale nel sistema Europa, incapace a suo dire di coordinare le politiche sanitarie degli stati membri, di supportare iniziative finanziarie concrete e di stimolare azioni scientifiche sinergiche.

La risposta del Consiglio scientifico

La risposta del Consiglio scientifico dell'ERC non si è fatta attendere e nella nota pubblicata l'8 aprile vengono contestate punto per punto le motivazioni delle dimissioni di Ferrari. Viene, inoltre, ribadito che la richiesta di abbandonare il ruolo di Presidente sia stata avanzata a Ferrari all'unanimità da tutti i 19 membri del Consiglio scientifico dell'ERC il 27 marzo scorso. E le ragioni sono ben lontane da quelle descritte dall'ex Presidente. Ferrari viene infatti accusato di non aver dimostrato in questi mesi in cui ha ricoperto la carica alcun apprezzamento per l'attività di supporto della scienza eccellente di frontiera che è propria dell'ERC; viene accusato di una mancanza di engagement, avendo mancato a diversi appuntamenti importanti in seno all'ERC; viene accusato di aver avviato iniziative a titolo strettamente personale con la Commissione senza aver consultato il Consiglio e viene addirittura accusato di essere coinvolto in molteplici impegni accademici e commerciali che l'hanno distratto dai suoi impegni istituzionali nei confronti dell'ERC.

Accuse pesanti in un clima europeo delicato e messo già a dura prova dall'enorme sfida rappresentata dal COVID-19.

Cosa succederà ora?

Spetta ora alla Commissione, di cui il Presidente dell'ERC riveste anche il ruolo di consigliere speciale, costituire un Search Committee per selezionare un nuovo Presidente il più presto possibile. Nel frattempo, uno dei tre vicepresidenti dell'ERC assumerà le responsabilità del Presidente uscente fino alla nomina di un sostituto.