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La Commissione per l'Industria, la Ricerca e l'Energia (ITRE) del Parlamento europeo ha votato le proposte di modifica al quadro giuridico dello European Institute of Innovation and Technology (EIT).

Se approvate dal Consiglio dell'UE, le modifiche daranno alle otto comunità della conoscenza e dell'innovazione (KIC) dell'EIT un maggiore margine di manovra relativamente alle modalità con cui spendono le loro risorse e ridurranno la burocrazia intorno alle richieste di sovvenzione.

L'obiettivo è quello di dare alle KIC la flessibilità necessaria per reagire più rapidamente alle richieste derivanti dalla crisi COVID-19. Molti membri delle KIC sono piccole imprese che sono state costrette a chiudere a causa delle misure di controllo adottate in seguito alla pandemia. Nel frattempo, i partner universitari hanno chiuso i loro campus e la formazione degli imprenditori face-to-face si è interrotta.

L'EIT ha già lanciato un fondo di 60 milioni di euro per salvare le PMI e le start-up delle KIC colpite dalla crisi, ma è necessario un maggiore sostegno.

Durante i primi due anni del nuovo bilancio settennale dell'UE che inizierà nel gennaio 2021, le KIC lavoreranno a condizioni speciali adattate alle loro rispettive esigenze. Allo stesso tempo, tutto il lavoro non essenziale svolto dall'EIT sarà ridotto per aiutare le KIC a rispondere alle conseguenze della pandemia.

In seguito, si passerà da convenzioni di sovvenzione annuali a convenzioni di sovvenzione pluriennali tra l'EIT e le KIC, riducendo l'onere burocratico.

Altre modifiche al quadro giuridico cercano di estendere l'impronta geografica delle KIC, per colmare il divario di finanziamento tra est e ovest.

In totale, vi sono circa 600 modifiche che mirano a semplificare le norme finanziarie e amministrative dell'EIT, a garantire una maggiore trasparenza, a fissare norme per l'equilibrio geografico e di genere nel lavoro delle KIC e a concordare obiettivi per una maggiore integrazione dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione.

Area
Unione Europea