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Politica europea di ricerca e innovazione al centro della ripresa post-Covid

covidL'epidemia di coronavirus è stato l'ultimo esempio delle sfide e delle trasformazioni senza precedenti che stanno colpendo il nostro pianeta e la popolazione mondiale. Nel suo primo Policy Brief, “Protect, prepare, and transform Europe: Recovery and resilience post Covid-19”, l'Economic and Societal Impact of Research and Innovation (ESIR), che raggruppa 15 esperti internazionali, fornisce consigli sulla politica di ricerca e innovazione necessaria per sostenere un'Europa più resiliente e sostenibile.

L'ESIR afferma che nella fase di ricostruzione post Covid-19 la ricerca e l'innovazione sono fondamentali per definire il nostro futuro. Il gruppo sostiene fortemente una ripresa europea coordinata basata sullo European Green Deal e incentrata sulla creazione di una maggiore resilienza “by design, not by disaster” per far sì che i nostri sistemi economici e sociali diventino sempre più resistenti alle crisi future.

Iniziative europee di finanziamento a supporto della ricerca e innovazione per contrastare il COVID-19

Dallo scoppio della pandemia, l’Unione europea sta continuando ad adoperarsi per combattere il COVID-19, mobilitando tutte le risorse disponibili per aiutare gli Stati membri a coordinare le loro risposte nazionali. In particolare, i leader europei hanno concordato una serie di priorità per coordinare un’efficace risposta

  • limitando la diffusione del virus
  • assicurando la fornitura di attrezzature mediche
  • stimolando la ricerca per trattamenti e vaccini e
  • sostenendo posti di lavoro, imprese ed economia

Il 4 maggio 2020, l'UE e i suoi partner hanno ospitato una conferenza internazionale grazie alla quale sono stati raccolti impegni di 9,8 miliardi di euro da donatori di tutto il mondo per dare il via alla cooperazione globale. Anche la Commissione ha contribuito a questo impegno con 1,4 miliardi di euro, di cui 1 miliardo di euro proveniente da Horizon 2020.

L'UE è impegnata da tempo nel sostenere e coordinare la ricerca sulle malattie infettive, per affrontare la resistenza antimicrobica e migliorare la preparazione e la risposta alle emergenze in caso di epidemie (Ebola, Zika): sono stati 4,1 miliardi gli euro investiti dal 2007 al 2019 attraverso il 7° Programma Quadro e Horizon 2020 e, all’interno dell’attuale programma di R&I, si prevedono per il 2020 ulteriori impegni per combattere il COVID-19.

In H2020 sono stati già mobilitati oltre 546 milioni di euro per contribuire alla Coronavirus Global Response attraverso:

  • il finanziamento di 18 nuovi progetti sul tema salute con 48,2 milioni di euro nell’ambito del bando dedicato di marzo 2020;
  • l’assegnazione di 72 milioni di euro nell’ambito della Public-Private Partnership Innovative Medicines Initiative (IMI);
  • il contributo pari a 100 milioni di euro (di cui 50 già mobilitati + altri 50 in via di approvazione finale) alla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI);
  • il sostegno con 25,25 milioni alla European and Developing Countries Clinical Trials (EDCTP) Public-Private Partnership, che si focalizza sulla ricerca sulle malattie infettive nell’Africa sub-Sahariana;
  • il supporto allo European Institute of Innovation and Technology (EIT) con 6 milioni di euro in due bandi dedicati;
  • una dotazione aggiuntiva di 150 milioni di euro nell’ambito dello European Innovation Council (EIC) Accelerator pilot, per la scadenza di marzo, per finanziare le start-up e le PMI impegnate in progetti d’avanguardia sul COVID-19, per un totale di oltre 165 milioni di €;
  • la pubblicazione, nell’ambito della Sfida per la Società 1 (Health), di un secondo bando per manifestazione di interessi, con un budget di oltre 129 milioni di euro, che integra le azioni precedenti per sviluppare la diagnostica, i trattamenti e i vaccini rafforzando la capacità di produrre e implementare soluzioni disponibili in tempi rapidi, compresa la comprensione degli impatti comportamentali e socioeconomici.

Il Recovery Plan, il Programma di Lavoro 2020 della Commissione europea e il bilancio UE 2021 per la ripresa post Covid-19

Il 27 maggio scorso la Commissione europea ha presentato la sua proposta per un importante piano di risanamento che garantisca una ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa per tutti gli Stati membri. E’ stata dunque proposta la creazione di un nuovo strumento di ripresa, Next Generation EU, integrato in un bilancio dell'UE a lungo termine moderno e rinnovato.

La Commissione ha inoltre presentato il suo Work Programme adattato per il 2020, per dare priorità alle azioni necessarie per promuovere la ripresa dell'Europa. 

Inoltre, al fine di rendere disponibili i fondi quanto prima per rispondere alle esigenze più urgenti, la Commissione propone di modificare l'attuale quadro finanziario pluriennale 2014-2020 per rendere disponibili ulteriori finanziamenti per 11,5 miliardi di euro già nel 2020.

AdjustedWP2020Le priorità stabilite all'inizio del mandato e presentate nel gennaio 2020 rimangono valide per affrontare le sfide odierne. La Commissione rimane quindi pienamente determinata a portare a termine le sue iniziative faro, lo European Green Deal e la Digital Strategy, che sono elementi chiave per rilanciare l'economia europea e costruire un'Europa più resiliente, sostenibile, equa e prospera. Tali temi sono, anzi, rafforzati all’interno del programma di lavoro 2020 della Commissione, opportunamente modificato proprio per rispondere meglio e pienamente alla crisi in corso e stimolare la ripresa e la resilienza dell'Europa.  

Sulla base della proposta della Commissione per il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE presentata il 27 maggio 2020, la Commissione ha, inoltre, proposto il 24 giugno un bilancio per l'UE di 166,7 miliardi di euro per il 2021, da integrare con i 211 miliardi di euro in sovvenzioni e i circa 133 miliardi di euro in prestiti previsti nell'ambito di Next Generation EU. Insieme, il bilancio annuale e Next Generation EU mobiliteranno importanti investimenti nel 2021 per affrontare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia di coronavirus.

Il COVID-19 e l'impatto sulla futura programmazione europea

Next Generation EU e HORIZON EUROPE

Attraverso lo strumento di ripresa Next Generation EU, la Commissione europea ha proposto 750 miliardi di € a integrazione del bilancio dell'UE a lungo termine per il periodo 2021-2027, che porteranno la potenza di fuoco finanziaria totale del bilancio europeo a 1,85 trilioni di euro.

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Questo finanziamento aggiuntivo verrà incanalato attraverso i programmi dell'UE e rimborsato per un lungo periodo di tempo attraverso i futuri bilanci dell'UE, non prima del 2028 e non dopo il 2058. In particolare, è stato proposto un aumento di 13,5 miliardi di euro del bilancio di Horizon Europe, che dovrebbe essere utilizzato per fornire sostegno europeo alle attività di ricerca e innovazione connesse alla salute e al clima.

Nello specifico, il budget aggiuntivo dovrebbe essere destinato a:

  • il cluster Health per affrontare sfide come la pandemia di coronavirus, temi come l'estensione di studi clinici, le misure protettive innovative, la virologia, i vaccini, i trattamenti e la diagnostica, e la traduzione dei risultati della ricerca in misure di politica di sanità pubblica.
  • i cluster Climate Energy and Mobility e Digital Industry and Space per aumentare le risorse di ricerca e innovazione nei settori legati al clima e per garantire l'accesso delle imprese europee alle tecnologie e ai dati di cui hanno bisogno
  • lo European Innovation Council (EIC) per fornire ulteriori mezzi per stimolare le innovazioni di piccole e medie imprese, start-up e midcaps.

EU4Health: presentato il nuovo programma della Commissione europea per la salute

Le attività di ricerca e innovazione in materia di salute di Horizon Europe saranno pienamente complementari al nuovo programma EU4Health, che si concentrerà sulla sperimentazione, l'approvazione, l'adozione e la diffusione di nuove tecnologie sanitarie e condivisione delle migliori pratiche.

La Commissione europea ha presentato il 28 maggio la propria proposta relativa al nuovo programma europeo per la salute per il periodo 2021-2027, con una dotazione di 9.4 miliardi di euro.

Nelle intenzioni della Commissione il programma offrirà un contributo sostanziale alla ripresa post Coronavirus, migliorando la salute dei cittadini, rafforzando la resilienza dei sistemi sanitari e favorendo l'innovazione nel settore sanitario. Colmerà inoltre le lacune emerse durante la crisi e promuoverà una maggiore capacità dei sistemi sanitari di fronteggiare possibili future minacce alla salute umana, favorendo la presenza di scorte strategiche di medicinali e di medici che siano liberi di spostarsi nel continente dove emerge una maggiore necessità.

Il nuovo programma sanitario non includerà però finanziamenti per la ricerca, che rimarranno nell'ambito del programma Horizon Europe, ma "contribuirà a garantire il miglior utilizzo dei risultati della ricerca e faciliterà l'adozione, lo scale-up e la diffusione dell'innovazione sanitaria".

HORIZON 2020: aggiornamenti, bandi e risultati 

Horizon 2020: aggiornato il work programme 2020 per investire 1 miliardo di euro nella lotta al Covid-19

covidLa Commissione europea ha modificato il 17 giugno scorso il work programme di Horizon 2020 di quest'anno per adempiere all'impegno di investire un miliardo di euro in ricerca e innovazione in risposta all'emergenza Covid-19, impegno annunciato il 4 maggio con il lancio della Coronavirus Global Response Initiative.

L'aggiornamento del programma di lavoro 2020 permette l'utilizzo di 641 milioni di euro attraverso una ridistribuzione del budget all'interno di Horizon, utilizzando risorse non ancora allocate e risorse rientrate dagli strumenti di finanziamento.

Il nuovo programma di lavoro prevede in particolare:

  • 400 milioni di euro del programma Access to Risk Finance a favore dello strumento finanziario di InnovFin "Infectious Diseases", gestito dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Questo permetterà alla BEI di finanziare investimenti allo stadio pre-commerciale nel settore delle malattie infettive
  • 172 milioni di euro per finanziare ulteriori azioni di ricerca e innovazione relative alla pandemia e per estendere la durata dei progetti più promettenti già in corso
  • 50 milioni di euro per sostegno extra alla Coalition for Epidemic Preparedness and Innovation, specialmente per lo sviluppo di vaccini
  • 15,5 milioni di euro per creare una Population Health Information Research Infrastructure che raccolga e renda disponibili dati a sostegno della ricerca e delle policy
  • 3,5 milioni di euro per lo sviluppo di soluzioni robotiche innovative nell'assistenza sanitaria

Inoltre, per sostenere il finanziamento di innovazioni dirompenti sul coronavirus già avviate grazie all'European Innovation Council (EIC) Accelerator, le proposte che ricevono il Seal of Excellence e le migliori idee raccolte attraverso l’Hackathon #EUvsVirus potranno beneficiare di sostegno e coaching attraverso i servizi dell'EIC Business Acceleration e la EIC Covid-19 Challenge Platform.

I bandi di Horizon 2020 per il COVID-19

All’interno di Horizon 2020 sono stati lanciati diversi bandi sul tema della comprensione, diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie infettive, nonché sulla preparazione dei sistemi di assistenza sanitaria per le epidemie. Ad esempio, il programma di lavoro SC1 (Health) 2020 - per il quale le scadenze erano state posticipate al 4 giugno 2020 - includeva un topic che affrontava il tema del basso livello di vaccinazioni in Europa.

COVIDH2020Ultimo, in termini temporali, il bando lanciato lo scorso 19 maggio dedicato al COVID-19, con un budget complessivo di 122 milioni di euro suddivisi in 5 topics e per il quale sono stati ricevuti 454 progetti entro la scadenza dell’11 giugno. I risultati delle valutazioni dovrebbero essere comunicati ad agosto 2020.

In risposta allo scoppio del COVID-19, la Commissione europea aveva già lanciato a gennaio scorso una richiesta di manifestazioni di interesse per progetti di ricerca finalizzati a migliorare la comprensione dell’epidemia di coronavirus in corso, a contribuire a una gestione clinica più efficiente dei pazienti infetti e a migliorare la preparazione e la risposta alle emergenze di sanità pubblica.

Il topic - SC1-PHE-CORONAVIRUS-2020: Advancing knowledge for the clinical and public health response to the 2019-nCoV epidemic - aveva un budget complessivo di 10 milioni di euro per finanziare dai 2 ai 4 progetti di ricerca da circa 2-3 milioni di euro ciascuno. Ma, vista l'eccellente qualità delle proposte ricevute, la Commissione ha mobilitato fondi supplementari per sostenere un numero maggiore di progetti: altri 37,5 milioni di € sono stati destinati alla ricerca urgente di un vaccino, per il trattamento e la diagnostica per il COVID-19, che hanno permesso il finanziamento di 18 progetti in totale.

IMIIl bando IMI Coronavirus

Il 3 marzo scorso la Commissione europea aveva, inoltre, pubblicato un bando straordinario della Innovative Medicine Initiative dedicato al COVID-19, in particolare al "Development of therapeutics and diagnostics combatting coronavirus infections". Il bando, con scadenza 31 marzo, aveva l'obiettivo di identificare nuovi agenti terapeutici e sistemi diagnostici precoci efficaci e affidabili, mettendo a disposizione un budget di 45 milioni di €, che è stato poi incrementato a 72 milioni. Grazie, inoltre al contributo ulteriore di 45 milioni di euro da parte dell’industria farmaceutica, dei Partner Associati IMI e di altre organizzazioni il finanziamento totale è pari a 117 milioni.

Il 12 maggio 2020 sono stati annunciati gli 8 progetti ammessi al finanziamento, che coinvolgono ricercatori di 94 organizzazioni in tutta Europa, tra cui università, organizzazioni di ricerca, aziende ed enti pubblici. Le piccole e medie imprese sono particolarmente ben rappresentate nelle proposte di successo, con una percentuale pari al 20% dei partecipanti.

EIC Accelerator: finanziati progetti per combattere l'epidemia e facilitare la ripresa

Lo scorso 8 giugno la Commissione europea ha annunciato di aver assegnato quasi 166 milioni di euro, tramite l'EIC Accelerator Pilot, a 36 imprese che porteranno avanti progetti all'avanguardia per combattere la pandemia di coronavirus.

Su 4000 proposte ricevute in risposta al cut-off del 20 marzo scorso, sono state 139 le imprese che hanno ricevuto il Seal of Excellence Covid-19. Questo il motivo per cui di recente sono stati stanziati altri 150 milioni di euro per questo round di finanziamento, portando il totale complessivo a oltre 314 milioni di euro. Le start-up e le PMI selezionate per il sostegno provengono da 16 paesi, tra cui 12 Stati membri dell'UE, Regno Unito e 3 paesi associati. Solo una delle imprese finanziate è italiana: si tratta della WISE SRL di Cologno Monzese (MI), con il progetto PercPad (The first percutaneously implantable paddle lead for spinal cord stimulation).

Finanziamenti BEI alle imprese CureVac e BioNTech per lo sviluppo di un vaccino

Il 16 marzo scorso, la Commissione europea ha offerto 80 milioni di € a CureVac, un'impresa tedesca, per potenziare lo sviluppo e la produzione di un vaccino contro il Coronavirus in Europa. Il sostegno avverrà sotto forma di garanzia dell'UE per un prestito della Banca europea degli Investimenti (BEI) di identico importo nell'ambito dell'InnovFin Infectious Disease Finance Facility di Horizon 2020.

L'11 giugno scorso, inoltre, è stato firmato un accordo di finanziamento da 100 milioni di euro tra la BEI e la società BioNTech, al fine di supportare BNT162, il programma della società per lo sviluppo di un vaccino contro il COVID-19. L'accordo permetterà all'azienda di espandere la sua capacità produttiva per fornire il vaccino in tutto il mondo in modo rapido in risposta alla pandemia.

BioNTech è la prima società europea ad avere avviato test clinici, con una sperimentazione clinica in Germania partita in aprile e un'ulteriore sperimentazione clinica negli Stati Uniti iniziata i primi di maggio. Il finanziamento della BEI, che verrà erogato in due tranche da 50 milioni di euro ciascuna, è sostenuto dal Fondo europeo per gli Investimenti Strategici e da InnovFin nel quadro del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020.

exscalateCovid-19: incoraggianti risultati di ricerca dal progetto Exscalate4CoV

Il partenariato Exscalate4CoV, finanziato dall'UE nell’ambito di H2020, ha annunciato che un farmaco generico già registrato utilizzato per il trattamento dell'osteoporosi, il Raloxifene, potrebbe essere un trattamento efficace per i pazienti COVID-19 con infezione lievemente sintomatica.

Il partenariato, che riunisce 18 partner e altri 15 membri associati (tra cui il CINECA) sta utilizzando una delle piattaforme di supercalcolo più potenti al mondo, sostenuta dall'UE, per verificare il potenziale impatto delle molecole conosciute contro la struttura genomica del coronavirus.

'COVID and Horizon 2020: Can Europe bridge the gap?'

Science|Business ha pubblicato recentemente un report dal titolo "COVID and Horizon 2020: Can Europe bridge the gap?" che analizza gli enormi disagi causati dalla pandemia di Covid-19 al programma di ricerca Horizon 2020 e le iniziative da intraprendere per aiutare le comunità di R&S a superare la crisi.

Il report suggerisce una serie di opzioni che potrebbero aiutare la Commissione a ridurre al minimo i danni a breve termine, e anche a produrre benefici a più lungo termine: da una maggiore flessibilità negli accordi di sovvenzione e nell'allocazione dei costi, a migliori sinergie tra i programmi di finanziamento delle imprese europei e nazionali.

Altri bandi e iniziative di finanziamento

Intelligenza artificiale: bando internazionale Microsoft per contribuire alla risposta al Covid-19

Microsoft ha aperto un bando internazionale rivolto alle organizzazioni no-profit, al mondo accademico e ai governi per proporre progetti di Intelligenza Artificiale in grado di aiutare nella risposta al COVID-19.

Ai progetti idonei sarà concesso l'accesso ai servizi di cloud computing di Microsoft Azure e la possibilità di collaborare con i data scientist dell'azienda.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 15 luglio 2020.

Covid-19: al via il bando per studi clinici sulla popolazione anziana a rischio durante l'emergenza

Il National Institutes of Health (NIH) e il National Institute on Aging americani hanno lanciato il bando "NIA Multi-site COVID-19 Related Clinical Trial Implementation Grant on Aging-Related Topics in at-risk Older Adult Populations", che affronta i rischi per la popolazione anziana in emergenza Covid-19.

l progetti dovranno concentrarsi su studi clinici volti ad affrontare le questioni legate all'invecchiamento, come la riduzione della trasmissione, del rischio, della morbilità, della mortalità, della gravità o delle complicanze da Covid-19.

Possono partecipare al bando istituti di istruzione superiore, organizzazioni non-profit, organizzazioni a scopo di lucro, governi locali e federali, enti non statunitensi, componenti non statunitensi di organizzazioni statunitensi.

La scadenza per l'invio delle candidature è il 1° febbraio 2021.

Covid-19: a settembre nuovo bando a supporto di PMI innovative MedTech che sviluppano soluzioni per contrastare la pandemia

Dal 15 settembre 2020 sarà possibile accedere ai servizi messi a disposizione da tre progetti MedTech Open Innovation Testbed tramite un bando dedicato a startup e PMI innovative impegnate nello sviluppo di soluzioni che possano contrastare gli effetti legati alla pandemia di Covid-19.

Il supporto verrà fornito nei seguenti modi:

  • TBMED offrirà servizi specialistici e dedicati al settore dei dispositivi medici, in particolare per quanto riguarda la caratterizzazione, la prevenzione, la diagnosi, il trattamento, il follow-up dei pazienti;
  • MDOT offrirà consulenza per quanto riguarda le questioni normative e lo sviluppo tecnologico nel campo delle tecnologie inalatorie e dei sensori ambientali;
  • SAFE-N-MEDTECH offrirà servizi dedicati alle nanotecnologie medicali, in particolare per quanto riguarda la caratterizzazione, la validazione preclinica, l'accesso alle biobanche e ai campioni dei pazienti, il supporto per la scalabilità e per la regolamentazione.

Covid-19: lanciato dalla Commissione europea un nuovo strumento di analisi dei dati satellitari per monitorare il recupero dalla pandemia

Al via il nuovo strumento di analisi dei dati satellitari "Rapid Action coronavirus Earth observation dashboard" lanciato dalla Commissione Europea e dall'Agenzia Spaziale Europea per misurare l’impatto dell’epidemia di Sars-Cov-2.

La piattaforma dimostra come l'uso dei dati di osservazione della Terra possa contribuire ad analizzare i cambiamenti sociali ed economici attualmente in corso a causa della pandemia di Coronavirus.

Il nuovo strumento utilizzerà i dati dei satelliti Copernicus dell'UE per studiare l'impatto del lockdown e monitorare il recupero post-lockdown, considerando i parametri ambientali come i cambiamenti della qualità dell'aria e dell'acqua, le attività economiche e umane e la produttività agricola.

Corona Response Investment Initative

Risposta globale al coronavirus: la Commissione europea annuncia le prossime fasi

La Commissione europea ha annunciato le prossime fasi della Risposta Globale al Coronavirus, che intende garantire l'accesso universale a vaccini, terapie e test contro il Covid-19 a prezzi accessibili.

A seguito della maratona di raccolta fondi varata il 4 maggio, è infatti partita anche la nuova campagna "Obiettivo globale: uniti per il nostro futuro", in collaborazione con l'organizzazione internazionale Global Citizen, culminato nel vertice mondiale dei donatori il 27 giugno 2020.

L'obiettivo della campagna è di raccogliere fondi per l'Access to Covid-19 Tools ACT-Accelerator avviato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni accessibili per tutti.

Articolo a cura della redazione FIRST