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Nell'ambito delle Azioni MSCA, i ricercatori che hanno ricevuto sovvenzioni di ricerca e che hanno dovuto sospendere le loro ricerche in seguito alla pandemia di Coronavirus, richiedono proroghe pagate.

Ad oggi, la Commissione ha offerto alcune opzioni ai borsisti MSCA colpiti dalla pandemia. I ricercatori potrebbero continuare i loro progetti lavorando a distanza, sospendere temporaneamente la borsa di studio e gli stipendi della ricerca, passare a un modello di lavoro al 50%, o utilizzare il denaro stanziato per la ricerca, la formazione e i costi di rete per estendere gli stipendi.

Ma sempre più ricercatori affermano che queste concessioni non sono sufficienti. Alcuni temono che non saranno in grado di completare i progetti in tempo e che la loro carriera accademica ne risentirà in futuro se altre agenzie di finanziamento scientifico si accorgeranno che non hanno soddisfatto le condizioni delle sovvenzioni UE.

La Marie Curie Alumni Association (MCAA) sta svolgendo un'indagine tra i ricercatori per valutare l'impatto del COVID-19 sul loro lavoro. Nel frattempo, è già stata firmata da oltre 1.500 scienziati una petizione che chiede proroghe pagate.

Il sondaggio ha ricevuto quasi 400 risposte da parte dei ricercatori, di cui 48 sostengono l'impossibilità di proseguire l'implementazione dei progetti durante il lockdown. Nel 91% dei casi ciò è stato dovuto alla impossibilità di utilizzare laboratori. Alcuni ricercatori hanno anche affermato che la mancanza di dati o di un software appropriato per lavorare a distanza ha rappresentato un notevole problema. 

Area
Unione Europea