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Secondo un nuovo studio condotto dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea, mentre le emissioni di CO2 di origine fossile continuano ad aumentare a livello globale, l'Europa ha registrato una tendenza inversa.

Il trend di costante aumento globale delle emissioni di CO2, in atto dall'inizio del XXI secolo, si è infatti confermato nel 2019 soprattutto a causa dei modelli di sviluppo economico dei paesi emergenti come Cina (+3,4%) e India (+1,6%). L'Unione Europea e il Regno Unito invece sono riusciti a diminuire le emissioni del 3,8% rispetto al 2018, dimostrando di essere sulla buona strada per dissociare la crescita economica dalle emissioni responsabili dei cambiamenti climatici.

Questa diminuzione significa anche che le emissioni di CO2 di origine fossile dell'UE e del Regno Unito sono state del 25% inferiori rispetto ai livelli del 1990, la riduzione più significativa tra le principali aree economiche responsabili delle emissioni a livello mondiale.

Dal 1990 le emissioni di CO2 in Europa registrano un aumento via via più mite in termini pro capite e rispetto all’intensità della produzione economica. Questo è il risultato delle politiche di decarbonizzazione ed efficientamento delle fonti energetiche, dell'industria e degli edifici e dovrà potenziarsi grazie alle misure previste dal Green Deal europeo