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Il Presidente dell'European Research Council (ERC) Jean-Pierre Bourguignon si è espresso preoccupato per il considerevole taglio al budget di Horizon Europe stabilito al summit dello scorso luglio e raccomanda la presidenza tedesca del Consiglio dell'UE di non affrettare ad ogni costo la conclusione dell'accordo sul budget europeo 2021-2027.

In tempi di crisi, infatti, secondo Bourguignon è bene adottare una prospettiva di lungo periodo per evitare di concordare un bilancio inadeguato a far fronte al prossimo settennio e di danneggiare gravemente Horizon Europe, strumento di importanza chiave per il futuro della ricerca e innovazione.

Nel peggiore degli scenari, infatti, in mancanza di un accordo entro la fine dell'anno, la nuova programmazione europea verrebbe ritardata ma questa situazione, ricorda il Presidente, sarebbe comunque regolata da meccanismi stabiliti appositamente.

Le risorse totali a disposizione di Horizon Europe ammonteranno verosimilmente a 80,9 miliardi di euro, una cifra molto inferiore ai 94,4 miliardi inizialmente previsti, soprattutto se si considera che solo 75,9 proverranno dal bilancio UE, mente 5 miliardi saranno integrati dal Recovery Fund.

L'ERC non potrà rientrare tra i beneficiari delle risorse di quest'ultimo strumento, ma nell'ottica di Bourguignon è possibile per l'ERC recuperare parte del budget nelle negoziazioni finali. Questo richiede che gli Stati membri, la Commissione e il Parlamento UE concordino un modo per ridistribuire le risorse provenienti dal Recovery Fund e dal bilancio europeo.

Il metodo proposto di adottare un taglio trasversale uguale per tutti i pilastri di Horizon Europe è, secondo il Presidente ERC, troppo semplicistico. Piuttosto, è più raccomandabile che venga diminuito il budget a valere sul bilancio UE per quelle parti del programma che riceveranno il sostegno del Recovery Fund.  

In definitiva, Bourguignon sottolinea come il problema principale sia la profonda incoerenza tra le altissime ambizioni politiche europee - che necessariamente implicano un forte contributo della ricerca e dell'innovazione - e la significativa riduzione dei mezzi previsti per realizzarle.