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La Commissione europea ha aperto una Call for contributions su come la politica UE in materia di concorrenza possa sostenere al meglio gli obiettivi delle politiche ambientali e climatiche europee stabilite con il Green Deal.
L'invito è aperto al mondo accademico, dell'industria, dei gruppi ambientalisti e delle organizzazioni dei consumatori.
Modificare la politica sulla concorrenza è diventato un problema via via più urgente per diversi settori, non solo in tema di coesione e Green Deal ma anche di ricerca, innovazione e tecnologie digitali. La nuova revisione della Commissione in materia di concorrenza, pur riguardando tecnicamente il Green Deal, avrà probabilmente ripercussioni anche in questi settori.
Negli ultimi anni, i governi di Spagna, Italia e altri Stati membri dell'UE hanno lamentato il fatto che gli sforzi per utilizzare i fondi di coesione per progetti di innovazione industriale siano stati bloccati dalla rigorosa applicazione della politica sulla concorrenza della Commissione europea.
Secondo quanto stabilito per il Green Deal, il 35% dei finanziamenti di Horizon Europe sarà destinato a ricerca e innovazione in materia di clima. Alcuni analisti sostengono dunque che una rigorosa applicazione della normativa sulla concorrenza potrebbe ostacolare importanti progetti sulle tecnologie verdi nell'industria.
L'invito a fornire contributi è aperto fino al 20 novembre 2020. Le conclusioni saranno presentate in una conferenza il prossimo anno.