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Secondo la Relazione annuale del Ministro dello Sviluppo Economico sulle startup e PMI innovative, il numero di queste imprese continua a crescere anche nel 2020, dimostrando un’elevata capacità di resilienza e di adattamento e diventando sempre più un patrimonio da tutelare.
Già nel 2019, le startup innovative avevano registrato, rispetto all’anno precedente, un incremento del 12% e un aumento del fatturato del 46%.
Il 75% delle startup innovative opera nel settore dei servizi alle imprese (quasi la metà di esse impiega tecnologie 4.0 quali ICT, telecomunicazioni, intelligenza artificiale e green economy). Rilevanti sono anche le startup culturali e creative e le imprese energetiche e green.
Secondo la Relazione, malgrado la crisi da Covid-19 che ha colpito l’Italia nel 2020, il numero di startup innovative è continuato a crescere (+10,4%), superando, nel novembre 2020, la soglia delle 12.000 unità. Ciò si deve alla loro forte attitudine al digitale e allo smart working, alla velocità e flessibilità nel rispondere alle nuove esigenze, all’elevato livello di competenze tecniche e informatiche.
Inoltre, a contribuire alla crescita è stato il Governo italiano, che con il Decreto Rilancio dell’agosto 2020, ha introdotto nuove misure di agevolazione a favore del mondo delle startup e delle PMI innovative, tra cui:
- 200 milioni di euro per potenziare il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI
- 10 milioni di euro per contributi a fondo perduto per l'acquisizione di servizi erogati da incubatori, acceleratori, innovation hub per lo sviluppo di imprese innovative
- incentivi in de minimis, che prevedono una detrazione fiscale del 50% per investimenti in startup e PMI innovative
- 500 milioni di euro al Fondo per il trasferimento tecnologico per realizzare attività di supporto alla crescita delle startup e PMI ad alto potenziale innovativo
- 200 milioni di euro al Fondo di sostegno al venture capital, andando a potenziare il Fondo Nazionale Innovazione.