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La Commissione europea ha annunciato che investirà 225 milioni di euro per contrastare la diffusione di varianti di coronavirus e per colmare le lacune nella strategia sui vaccini COVID-19. 

La nuova iniziativa dedicherà 75 milioni di euro al sequenziamento delle varianti emergenti del virus, disomogeneo nei 27 Stati, incoraggiando gli Stati membri ad aumentare la loro capacità di sequenziamento da una media dell'1% al 5%. 

Inoltre, il denaro finanzierà lo sviluppo di test PCR di laboratorio specifici per le varianti che destano preoccupazione, migliorandone il rilevamento, e la creazione di una rete virtuale di sperimentazione clinica tra i paesi dell'UE, Israele e Svizzera, consentendo di testare i vaccini aggiornati su larga scala.

Inoltre, la Commissione ha proposto di modificare gli accordi di acquisto anticipato con i produttori di vaccini, per garantire il loro aggiornamento in base allo sviluppo delle varianti in evoluzione. Allo stesso tempo, l'Agenzia europea per i medicinali accelererà le approvazioni normative di vaccini, applicando il sistema utilizzato per approvare gli aggiornamenti annuali dei vaccini antinfluenzali. 

I produttori di vaccini dovranno fornire un piano dettagliato e credibile, che dimostri la capacità di produrre vaccini nell'UE in tempi affidabili. A tale proposito, un nuovo helpdesk chiamato Task Force for Industrial Scale Up gestirà le domande dei vari produttori. 

Le misure sono state presentate anche come una prova per il programma europeo “HERA Incubator”, per combattere le varianti più pericolose del virus.
In questo modo, l’UE vuole dimostrare di essere in grado di evolversi assieme alle mutazioni del virus.