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AIIn un'audizione al Parlamento europeo, diversi esperti hanno raccomandato che i finanziamenti dell'UE per l'intelligenza artificiale (IA) si concentrino sulla creazione di una grande infrastruttura di ricerca, e che le prossime regole per il settore vengano mantenute al minimo.

La Commissione europea sta finalizzando i primi regolamenti sull'IA, che richiederanno ai sistemi ad alto rischio di soddisfare standard minimi di affidabilità. Questo dovrebbe servire, secondo i funzionari UE, a garantire il rispetto dei valori europei, tra cui la privacy e i diritti umani, senza ostacolare l'innovazione. L'intento è quello di stabilire un "approccio europeo" per un'intelligenza artificiale etica, come via alternativa al laissez faire statunitense, da un lato, e agli approcci autoritari cinesi alla tecnologia, dall'altro. 

Tra le imprese e la comunità di esperti in queste nuove tecnologie è diffusa la preoccupazione che una regolamentazione rigida (come ad esempio quella dettata dal GDPR sulla protezione dei dati) ostacoli l'innovazione e ponga vincoli e oneri troppo grandi alle imprese e startup europee, impedendone l'espansione e la competitività a livello internazionale. 

La DG Connect ha annunciato che ci si aspetta che fino a 135 miliardi di euro del piano di ripresa dalla crisi saranno investiti in infrastrutture e schemi digitali in tutta Europa nei prossimi anni, con una grande quantità di risorse dedicate a progetti di IA.

Tuttavia, secondo gli esperti e alcuni europarlamentari, l'UE dovrebbe investire più strategicamente, creando un laboratorio centrale sul modello del CERN di Ginevra, che ha messo l'Europa in prima linea nella ricerca sulla fisica delle particelle. Il consiglio è quindi di perseguire obiettivi più ambiziosi concentrando, piuttosto che decentralizzando, gli sforzi.

Area
Unione Europea