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La bozza del programma di lavoro 2021-2022 del cluster "Civil Security for Society" di Horizon Europe delinea un piano da 134,8 milioni di euro per rafforzare la ricerca sulla cybersicurezza per prevenire gli attacchi informatici, combattere il crimine e il terrorismo e rafforzare i controlli alle frontiere

La pandemia COVID-19 ha spinto infatti la resilienza informatica dell'UE ai suoi limiti, con una varietà di nuovi attacchi degli hacker.

La bozza del programma di lavoro delinea quattro obiettivi di sicurezza informatica dell'UE per il 2021 e l’intenzione di finanziare 16 progetti con un budget di 67,5 milioni di euro:

  • recupero e continuità aziendale dopo un attacco
  • migliore sicurezza degli hardware open-source
  • intelligenza artificiale
  • osservazione della privacy per il calcolo transfrontaliero. 

Nel 2022, altri 67,3 milioni di euro andranno a progetti volti a monitorare e rispondere alle minacce digitali, sviluppando metodologie e strumenti per testare la sicurezza di hardware e software e creando strumenti per la certificazione di prodotti, servizi e processi ICT.

Per quanto riguarda la ricerca contro il crimine e il terrorismo, nel 2021 la Commissione prevede di stanziare 56 milioni di euro per migliorare le tecniche di analisi dei dati, l'accesso ai dati e l’utilizzo del 5G, del calcolo quantistico e della crittografia nella lotta contro la disinformazione. 

Nel 2022, 31 milioni di euro sosterranno i ricercatori che lavorano per migliorare le indagini sulla scena del crimine, per proteggere gli spazi pubblici e per combattere la corruzione, la produzione illegale di droga e il traffico di esseri umani.

Inoltre, 30,5 milioni di euro saranno destinati a progetti di ricerca per migliorare la sorveglianza delle frontiere e la sicurezza marittima. Nel 2022, 25 milioni di euro saranno investiti in progetti per il rilevamento subacqueo nelle acque e nei porti dell'UE e per l’individuazione di documenti di viaggio falsi.

La Commissione ha anche stanziato 20 milioni di euro per lo sviluppo di nuove tecnologie per proteggere le infrastrutture europee dai rischi sistemici di gruppi terroristici e agenzie di potenze straniere, e ulteriori 11 milioni di euro saranno spesi nel 2022 per migliorare la resilienza delle infrastrutture urbane.

Quest'anno, 72 milioni di euro saranno destinati a progetti che mirano a ridurre le perdite causate da eventi meteorologici e rischi geologici e a migliorare la standardizzazione delle procedure e delle tecnologie per la gestione dei disastri.

Altri 16 milioni di euro saranno stanziati nel 2021 per stabilire reti di conoscenza per la ricerca e l'innovazione e per istituire punti di contatto nazionali nel campo della sicurezza e della cybersicurezza.