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La Commissione europea ha dato via libera al Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Emilia-Romagna per il biennio di transizione 2021-2022 per il rafforzamento della competitività e la sostenibilità ambientale dell’agroalimentare.
Gli obiettivi principali per rilanciare la crescita del settore saranno: aiuti ai giovani, innovazione e transizione ecologica.
Per raggiungere tale scopo, il PSR riceverà una dotazione di 408,9 milioni di euro per gli anni 2021 e 2022, ovvero un incremento del 35% rispetto alla precedente programmazione, provenienti in gran parte dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e una piccola quota da Next Generation EU.
In particolare, l’83% delle risorse finazierà le strategie di investimento delle imprese, l’11% il premio di primo insediamento dei giovani agricoltori e il 5% progetti di innovazione e ricerca.
I fondi verranno suddivisi come tale:
- 117,5 milioni di euro per l’ammodernamento delle aziende agricole e agroalimentari
- 72,6 milioni di euro per il sostegno alle coltivazioni bio
- 52,6 milioni di euro per le risorse per l’insediamento dei giovani e la strutturazione delle loro imprese
- 50,4 milioni di euro per gli aiuti agli imprenditori agricoli che operano in zone montane e del basso ferrarese
- 8,2 milioni di euro per gli incentivi ai nuovi progetti di forestazione e azioni di contrasto al cambiamento climatico
- 10 milioni di euro per le azioni di prevenzione dei danni da fauna selvatica e per la riduzione delle emissioni di ammoniaca
- 6,9 milioni di euro per la gestione sostenibile delle risorse idriche
- 19,6 milioni di euro per gli interventi per la montagna, con misure specifiche per la tutela degli ecosistemi forestali, il contrasto all’abbandono del territorio attraverso pagamenti compensativi, i servizi alla popolazione e la promozione territoriale.