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In vista della valutazione intermedia di Horizon 2020, la Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE) del Parlamento europeo ha presentato un progetto di relazione - a cura dell’europarlamentare Soledad Cabezón Ruiz - sull’implementazione di Horizon 2020 e sulla proposta relativa al Nono Programma Quadro per la ricerca e l'innovazione (9PQ).

Per garantire la trasmissione del contributo del Parlamento europeo per la valutazione intermedia di Horizon 2020 e delle raccomandazioni per il prossimo programma quadro di ricerca, l'approvazione della relazione da parte del Parlamento europeo è stata allineata al calendario della Commissione europea, che adotterà la sua comunicazione a ottobre 2017 e la sua proposta per il 9PQ nella primavera del 2018.

Il 24 maggio 2016 al relatore, l’europarlamentare Soledad Cabezón Ruiz, è stato affidato il compito di elaborare una relazione sulla messa in atto del programma quadro di ricerca Horizon 2020.

Nella relazione, tra le altre cose, si afferma che:

"Horizon 2020, influenzato in particolare dalla crisi economica e dalla deindustrializzazione in Europa, nasce nel quadro degli obiettivi Europa 2020, che danno priorità all'innovazione, al miglioramento della competitività, al rafforzamento della partecipazione delle PMI e all'eccellenza. 

Tuttavia, i rapidi e profondi cambiamenti che la società europea si trova ad affrontare (populismi nazionalisti, xenofobia, terrorismo internazionale, disuguaglianze, flussi migratori, progressi tecnologici, sfide sociosanitarie, cambiamento climatico o sostenibilità delle risorse naturali) presuppongono un nuovo paradigma al quale fornire risposte dalla prospettiva e nell'interesse della società, tutelando i valori e i principi che caratterizzano l'UE.

Il finanziamento dell'innovazione deve riguardare tutte le sue fasi, non solo quelle vicine al mercato, e avanzare nel mercato interno dell'innovazione con un quadro normativo adeguato, con politiche pubbliche che consentano alle imprese di mantenere o migliorare la loro competitività.

Il ruolo dei giovani e il finanziamento dell'innovazione dirompente non devono essere sottovalutati. Non è solo necessario finanziare l'innovazione tecnologica, visto che anche in campo sociale si generano conoscenze che possono essere applicate a medio o lungo termine e che possono essere sottovalutate a causa di un orientamento del mercato troppo mirato all'immediatezza nella ricerca di risultati, che non tiene conto di una visione più globale.

Tuttavia l'eccellenza scientifica e la ricerca di base devono rimanere una priorità chiave del programma quadro per poter far fronte alle sfide del futuro. L'Europa vanta centri di eccellenza riconosciuti a livello internazionale, ma necessita di un maggior numero di centri e regioni di rilievo. ? importante garantire che la remunerazione non rappresenti un ostacolo per la mobilità dei ricercatori e che nel valutare un centro non venga conferito un peso chiave all'impatto dei suoi progetti, mettendo in ombra l'eccellenza del centro stesso, favorendo l'apertura e la partecipazione di nuovi centri e organismi.

La revisione intermedia di Horizon 2020 consente di trarre conclusioni ed elaborare raccomandazioni per il prossimo 9°PQ, tra le quali è necessario considerare la continuità, la prevedibilità e la stabilità della comunità scientifica e dei progetti in corso. Oltre agli adattamenti che devono essere introdotti per rispondere alle nuove sfide, è necessario rafforzare la struttura e le fondamenta di Horizon 2020 e puntare a un'attuazione più trasparente, chiara e semplificata, a una minore frammentazione, a una migliore valutazione e al riscontro con i ricercatori, come pure al monitoraggio ex-post e alla misurazione dell'impatto dei finanziamenti pubblici.

Nel 9°PQ le risorse devono essere sufficienti e garantite; inoltre è necessario evitare tagli di bilancio durante la sua attuazione. Il 9°PQ deve essere finanziato con risorse appropriate per un programma ambizioso di R&S e al tal fine è necessario garantire come punto di partenza un bilancio di 100 miliardi di euro."

Relativamente al tema della difesa:

"invita la Commissione a separare la ricerca per la difesa dalla ricerca civile nel prossimo QFP, prevedendo due programmi diversi con due bilanci diversi che non incidano sulle ambizioni di bilancio della ricerca civile nel 9ºPQ; invita pertanto la Commissione a riferire al Parlamento in merito alle possibilità di finanziamento del futuro programma di ricerca per la difesa conformemente ai trattati, con un bilancio apposito dotato di nuove risorse e di norme specifiche; sottolinea l'importanza del controllo parlamentare a tale riguardo."

Area
Unione Europea
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