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Una delle maggiori novità dei nuovi programmi di lavoro 2018-2020 di Horizon 2020 è sicuramente rappresentata dall’azione pilota dedicata all’European Innovation Council (EIC). Tra il 2018 e il 2020 il nuovo Consiglio europeo dell'innovazione sosterrà con circa 2,7 miliardi di euro imprenditori, piccole aziende e ricercatori in grado di crescere rapidamente nel mercato globale grazie a idee brillanti e innovative ad alto potenziale di guadagno e di rischio.

In questa prima fase pilota, la Commissione europea ha quindi unito nel Work Programme dedicato all’EIC opportunità di finanziamento, di coaching e di networking già esistenti in Horizon 2020 con l’obiettivo di selezionare proposte innovative, radicali e capaci di aprire nuovi mercati: lo SME Instrument, il Fast Track to Innovation, le FET Open e gli Inducement Prize. In breve, lo Strumento per le PMI supporta idee radicalmente nuove e sostenute da un business plan; il Fast Track to Innovation mira a sostenere progetti innovativi orientati all'industria e vicini ad essere immessi nel mercato; le FET Open puntano a tecnologie future radicalmente nuove, sostenendo la ricerca scientifica e tecnologica in fase iniziale; gli Inducement Prize puntano invece a trovare soluzioni innovative alle principali sfide che la società europea deve affrontare. Di seguito una sintesi delle caratteristiche principali degli strumenti attualmente previsti:

EIC APRE

Fonte: APRE

SME Instrument: alcune importanti novità
Le novità introdotte dalla Commissione europea con il nuovo Work Programme riguardano esclusivamente lo SME Instrument. In particolare, sia per la Fase 1 che per la Fase 2, la Commissione ha adottato un approccio completamente bottom up: non esistono più i topic di riferimento che hanno caratterizzato i due bienni precedenti, aprendo ancora di più le porte agli innovatori europei che ora possono inviare le proprie proposte innovative senza alcun vincolo tematico. Tale decisione comporterà da un lato una maggiore flessibilità per le aziende proponenti, dall’altro genererà una competizione sempre maggiore, non più su base tematica ma inter-settoriale.

Come contrappeso, la Commissione europea ha deciso di rivedere il processo di valutazione: la soglia minima che permette ad una proposta di essere eleggibile a finanziamento è stata quindi alzata da 12/15 a 13/15. Inoltre, fermo restando la valutazione da remoto della proposta progettuale, per solo la FASE 2 sarà introdotto un secondo step di valutazione consistente in una vera e propria intervista da sostenere davanti alla Commissione europea.


SME Instrument Fase 2: l’intervista

Solo chi avrà superato la prima soglia di valutazione sarà quindi invitato a Bruxelles per sostenere l’intervista. L’interview, infatti, integra la valutazione delle proposte progettuali scritte al fine di tenere pienamente conto delle qualità personali e delle motivazioni degli innovatori candidati. In particolare, a partire dal primo cut-off del 10 gennaio 2018, i candidati dovranno presentare le loro innovazioni ad una giuria di investitori, imprenditori ed esperti di business che valuteranno la solidità del loro progetto. La prima giuria è stata selezionata: l'elenco attuale è composta da 87 esperti provenienti da 26 paesi diversi e comprende il 15% di business angels, il 20% di imprenditori, il 20% di venture capitalist, esperti di grandi aziende, hub e acceleratori di innovazione. L'elenco verrà regolarmente aggiornato man mano che nuovi esperti si uniranno alla giuria. 

Le regole prevedono la partecipazione di massimo 3 rappresentanti per proposta e vietano la presenza di soggetti terzi (ad esempio consulenti). E’ consigliata la presenza di figure chiave dell’azienda proponente. Le interviste durano non più di 30 minuti e comprendono:

  • 10 minuti di pitch supportati da un documento di massimo 10 pagine
  • 20 minuti di domande e risposte in particolare sulla strategia di commercializzazione, il team, l'impresa, la fattibilità tecnologica, i risultati previsti e il potenziale di creazione del mercato

Se il pitch ha un format predefinito che l’azienda dovrà seguire, la giuria potrà invece porre qualsiasi tipologia di domanda. Una volta finite le interviste, la giuria si riunirà in 6 panel tematici diversi per selezionare le imprese vincitrici.


I risultati del primo cut-off Fase 2
A marzo la Executive Agency for Small and Medium-sized Enterprises (EASME) ha completato per conto della Commissione europea la valutazione delle proposte ricevute per lo SME Instrument - Fase 2 relative al cut-off di gennaio 2018, la prima con le nuove procedure di valutazione. Su un totale di 1.163 proposte, 405 sono state valutate sopra la nuova soglia; di queste, tenendo conto del budget a disposizione, 124 sono state selezionate e ammesse all'intervista. In totale, sono state selezionate per il finanziamento 57 proposte. La maggior parte delle imprese selezionate opera in campo medico, ingegneristico e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ed è localizzata in Spagna (13), nei Paesi Bassi (6), in Francia e in Finlandia (5 ciascuno) e in altri 13 paesi.

Per l’Italia, rispetto al periodo precedente dove eravamo tra i Paesi più performanti, il risultato è deludente: sulle 119 proposte presentate, solamente 11 sono state invitate all’intervista e solo 2 selezionate per il finanziamento. Alberto Di Minin - Delegato Nazionale PMI e Accesso alla finanza, e Antonio Carbone - NCP Innovation in SMEs - hanno commentato il risultato in un articolo pubblicato in Nòva, inserto del Sole 24 Ore dedicato a Scienza e Tecnologia, riportando alcune impressioni delle aziende italiane partecipanti:

"Abbiamo sentito gran parte delle Pmi italiane che si sono recate (a loro spese) a Bruxelles per le interviste. Quasi tutte non erano nuove alle logiche dell’SME Instrument. Molte avevano (più volte) presentato domanda e ottenuto ottime valutazioni nelle precedenti tornate: alcune aziende avevano beneficiato dei 50mila € messi a disposizione per il Fase 1 dell’SME Instrument. I giurati erano espressione dell’industria, della finanza, degli incubatori o imprenditori essi stessi. Le domande e le interviste sono state molto diverse tra loro: questo in linea con l’idea che scopo del confronto era quello di chiarire, in 20 minuti, i dubbi su una proposta di investimento. Dubbi che potevano riguardare la tecnologia, l’accesso al mercato, il modello di business, la composizione del team. Le nostre Pmi ci hanno raccontato di aver colloquiato con membri di giurie esperte, anche se a volte non del tutto competenti rispetto al loro settore specifico o singoli giurati non esattamente preparati sulla loro proposta".


Come prepararsi al meglio
In attesa dei risultati del cut-off di marzo (1280 proposte inviate per la Fase 2), le PMI interessate a partecipare possono utilizzare alcuni documenti e strumenti utili messi a disposizione sia dalla Commissione europea stessa che da Access4SMEs, la rete europea dei National Contact Point PMI e Accesso alla finanza di Horizon 2020. In particolare: