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L’UE sta preparando un'agenda di ricerca globale che sosterrà forme nuove o ampliate di cooperazione con grandi attori stranieri, tra cui Cina e Stati Uniti. 

Il piano definirà una nuova visione di come l’UE interagirà con gli attori della ricerca in futuro. Il cuore del piano vede l'UE puntare a ravvivare gli schemi di collaborazione globale e stabilire obiettivi che rispecchino e amplifichino l'agenda interna dell’UE. 

In particolare, l’UE mira a un'intesa comune con gli attori stranieri su questioni che includono la gestione della proprietà intellettuale, l'etica e l'integrità della ricerca, la libertà accademica e l'interferenza straniera, l’impegno climatico, lo sviluppo etico delle tecnologie.

Secondo la bozza del piano, la cooperazione si concentrerà sulla doppia transizione verde e digitale e darà priorità alla cooperazione con i paesi del più ampio vicinato europeo, all'Africa e alle economie industrializzate ed emergenti "simili".

Il cambio di amministrazione negli Stati Uniti ha aperto la possibilità di una sana e rinnovata relazione transatlantica. Inoltre, l’UE intende intensificare la coooperazione con l'Africa in settori come l'energia rinnovabile.

Più difficile da prevedere è ciò che l'UE può ottenere dalla cooperazione scientifica con la Cina, ma farà un tentativo per persuadere il paese a riconoscere le norme europee per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Inoltre, l'UE cercherà di promuovere un dialogo internazionale per concordare principi e valori globali equi per una maggiore apertura alla cooperazione nella R&I.

L'UE intende inoltre restringere la cooperazione agli Stati membri e ai paesi associati per le aree di ricerca sensibili, che riguardano la leadership tecnologica o la sicurezza dell'Europa. 

Il piano è ancora in fase di elaborazione da parte della Commissione europea e la sua pubblicazione è prevista per il mese prossimo

Area
Unione Europea
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