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Per migliorare le opportunità formative e professionali nel Sud Italia, il fondo "StudioSì", fondato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) e gestito dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), ha concesso i primi 2 milioni di euro di prestiti a costo zero.

Il fondo, che beneficia di uno stanziamento di 100 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo (FSE), sostiene gli studenti delle otto regioni meridionali italiane che studiano in Italia o all'estero, con prestiti a tasso zero per finanziare le tasse universitarie e il costo della vita.

I finanziamenti possono essere richiesti attraverso due banche italiane, Intesa San Paolo e ICCREA, che gestiranno ciascuna la metà dell'allocazione totale. Il finanziamento è destinato agli studenti che seguono un master in una delle dodici specializzazioni previste dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI), tra cui l'agroalimentare, il design, l'energia e la mobilità sostenibile. Fino al 25% delle risorse può essere utilizzato da studenti di altre regioni o paesi dell'Unione Europea che vogliano studiare in un'università del Sud Italia, in linea con il Programma Operativo Nazionale PON.

Un rapporto OCSE del 2019 evidenzia che il 19% delle persone di età compresa tra i 25 e i 64 anni in Italia ha un'istruzione terziaria, rispetto a una media OCSE del 37%, anche se i tassi di raggiungimento dell'istruzione terziaria sono in aumento per le giovani generazioni. Si prevede che "StudioSì" aumenterà le opportunità formative e professionali per gli studenti del Sud Italia e migliorerà le iscrizioni nelle università del Sud, dato che il 90% degli studenti stranieri sceglie le università del Nord Italia. In questo modo, il fondo può migliorare il contributo delle università allo sviluppo regionale, in un'ottica di rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale, in modo sostenibile.

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