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Il ruolo dello European Institute of Innovation & Technology (EIT) è al centro di un vivace dibattito: le incertezze riguardano la sua continuità nella forma attuale nel prossimo programma di ricerca FP10, previsto per il 2028, portando alla luce la necessità di una riflessione politica approfondita.

Istituito nel 2008, l'EIT si è evoluto in nove Knowledge and Innovation Communities (KIC), che coprono un ampio spettro di settori, dal digitale all'energetico. Ma solo alcune di queste hanno comunicato concretamente le misure che intendono adottare per raggiungere l'autosufficienza finanziaria, in particolare EIT InnoEnergyEIT Digital, che hanno intrapreso effettivamente strategie mirate per raggiungere la sostenibilità finanziaria.

Il governo danese ha sollevato interrogativi sulla possibilità di sciogliere l'EIT, evidenziando sovrapposizioni con Erasmus+ e con alcune parti dell'EIC. La proposta suggerisce la trasformazione delle esistenti KIC dell'EIT in entità indipendenti.

Ora il dibattito si sta estendendo a Bruxelles: la Commissione pubblicherà, infatti, una valutazione intermedia di Horizon Europe, che comprende entrambi gli enti, nei prossimi mesi.

Il futuro dell'EIT richiede una ponderata discussione politica, considerando il suo ruolo fondamentale nell'innovazione europea e la necessità di un modello che si adatti alle sfide nel settore della ricerca e dell'innovazione.