Budget UE: il pacchetto di recupero sosterrà la ricerca e innovazione nel settore dell'energia pulita

Il commissario UE per l'energia Kadri Simson afferma che lo storico pacchetto di spesa dell'UE da 1.8 trilioni di euro, che include il fondo di recupero da 750 miliardi di euro, fornirà una potente spinta alla ricerca e all'innovazione nel settore dell'energia pulita. 

Il 37% del pacchetto per la ripresa sarà infatti destinato alla spesa "verde", e una parte significativa di questo investimento sarà destinata esclusivamente all'energia pulita.

La Commissione Europea cercherà di assicurare che i piani nazionali di ripresa degli Stati membri dell'UE siano in linea con gli obiettivi dello Strategic Energy Technology (SET) Plan, un quadro europeo istituito nel 2008 per aiutare gli Stati membri a coordinare lo sviluppo delle tecnologie energetiche e a definire gli obiettivi per la loro diffusione.

Il capo della DG Energia della Commissione Europea sostiene che siano necessari maggiori finanziamenti, dato che attualmente gli investimenti pubblici e privati nell'innovazione dell'energia pulita stanno diminuendo. Per raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE, le risorse devono aumentare di 350 miliardi di euro all'anno rispetto agli investimenti dell'ultimo decennio.

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Il SET Plan è stato adottato nel 2008 come primo passo per la creazione di un'unione energetica dell'UE. Esso prevedeva sei iniziative in settori quali l'eolico, il solare, la bioenergia, la rete elettrica e la cattura e lo stoccaggio del carbonio. 

Nel 2015 la Commissione ha rivisto il SET Plan. Ora, esso stabilisce 107 obiettivi in tredici settori legati all'energia, dalle batterie all'efficienza energetica negli edifici. Tutti gli Stati membri hanno dimostrato di sostenere l'iniziativa e hanno lanciato insieme 143 attività di R&I per raggiungere i loro obiettivi.

Uno dei più grandi progetti congiunti è la prossima partnership pubblico-privato Clean Energy Transition, che promette di consentire una ricerca collaborativa a livello regionale, nazionale e globale, alimentata dall'industria, dal settore pubblico e dalle organizzazioni dei cittadini. Funzionerà in modo complementare ai piani nazionali degli Stati membri.