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BioeconomiaGli esperti del Joint Research Centre hanno delineato, all’interno di un rapporto di previsione, quattro possibili scenari per la bioeconomia dell'UE nel 2050

Il rapporto fa parte di una più ampia iniziativa della Commissione europea per integrare strategie lungimiranti nella politica dell'UE, per identificare le sfide future e i modi per prepararsi ad esse. Le informazioni per definire tali scenari derivano da più di 50 specialisti, che provengono dal mondo della politica, della società civile, dell’industria e dell'accademia.

In particolare, gli esperti mostrano come l’Europa potrebbe trasformare la sua agricoltura e il settore industriale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati nell'accordo di Parigi. 

La bioeconomia include tutti i settori economici e industriali che si basano su risorse biologiche rinnovabili; essa attualmente genera il 4,7% del PIL dell'UE e impiega l'8,9% della sua forza lavoro. I quattro scenari individuati sono:

  1. “Do it for us”: un insieme coerente di politiche è progettato e attuato per promuovere un cambiamento radicale nei sistemi di approvvigionamento, ma la società resiste a fare cambiamenti significativi nei modelli di consumo. In questo scenario, l'obiettivo di Parigi di un aumento di 1,5°C delle temperature globali entro il 2010 è quasi raggiunto.
  2. "Do it together": sia il sistema politico che la società sono allineati per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e le imprese sono in grado di adattarsi più velocemente. In questo scenario, l'obiettivo dell'accordo di Parigi è raggiunto.
  3. "Do it ourselves": i consumatori cambiano i loro atteggiamenti e comportamenti a seguito di una serie di crisi climatiche, ma i responsabili politici non sono in grado di attuare politiche climatiche significative. In questo scenario, l'obiettivo di Parigi viene mancato e le temperature globali aumenterebbero di 2,5°C entro la fine del prossimo secolo.  
  4. “Do what is unavoidable”: gli stili di vita non cambiano in modo significativo e il sistema politico non è in grado di applicare politiche proattive, limitandosi ad adottare misure in risposta alle crisi climatiche. In questo scenario, l'obiettivo di Parigi è largamente mancato.