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La EU hydrogen strategy e il piano REPowerEU sono gli strumenti che la UE ha a disposizione per sostenere l'adozione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio e contribuire a decarbonizzare l'UE in modo economicamente vantaggioso, riducendo la sua dipendenza dai combustibili fossili importati. 

Nel 2022, l'idrogeno ha rappresentato meno del 2% del consumo energetico europeo ed è stato utilizzato principalmente per produrre prodotti chimici, come plastica e fertilizzanti. Il 96% di questo idrogeno è stato prodotto con il gas naturale, con conseguenti notevoli emissioni di CO2. La Commissione europea si è posta come target da rispettare entro il 2030: la produzione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile e l’importazione di 10 milioni di tonnellate.

L’obiettivo di sviluppare idrogeno rinnovabile è cruciale nella decarbonizzazione di alcuni settori, ed è il sostituto ideale dell’idrogeno di origine fossile. L'idrogeno rinnovabile può essere ottenuto utilizzando elettricità rinnovabile per scindere l'acqua in idrogeno e ossigeno rendendolo un "combustibile rinnovabile di origine non biologica".

La strategia europea sull'idrogeno

La EU hydrogen strategy (COM/2020/301) è stata adottata nel 2020 e opera in 5 aree principali: il sostegno agli investimenti; il supporto alla produzione e alla domanda; la creazione di mercati e infrastrutture dell'idrogeno; la ricerca e cooperazione; la cooperazione internazionale. 

La strategia sull'idrogeno prevede una graduale accelerazione per lo sviluppo dell'idrogeno pulito nel corso di tre fasi tra il 2020 e il 2050: 

  1. fino al 2024, diffusione iniziale nei centri di domanda
  2. fino al 2030, riduzione dei costi e sviluppo delle infrastrutture
  3. dopo il 2030, maturazione delle tecnologie basate sull'idrogeno rinnovabile con una diffusione e una domanda su vasta scala.

Molte proposte legislative e collaborazioni con altre strategie hanno facilitato la traduzione della strategia in un framework concreto sull'idrogeno. Nello specifico il pacchetto Fit-for-55 (2021), il sostegno agli investimenti fornito attraverso gli IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo) sull'idrogeno (IPCEI Hy2Tech, IPCEI Hy2Use), e il focus sull’idrogeno della EU strategy for energy system integration.

REPowerEU

Il programma REPowerEU è stato pubblicato a maggio del 2022 seguendo i temi guida dettati dal Green Deal e integrando la EU's hydrogen strategy per implementare la produzione europea di idrogeno rinnovabile e come importante vettore energetico per allontanarsi dalle importazioni di combustibili fossili della Russia. Si tratta del più grande piano europeo per l’energia per l’approvvigionamento e il contenimento dei costi energetici allo scopo di raggiungere l’obiettivo strategico di investire in energie rinnovabili cruciali come l’idrogeno.

L’ambizioso piano ha come obiettivo quello di aumentare la produzione europea di idrogeno rinnovabile e di idrogeno importato a 10 milioni di tonnellate entro il 2030.

Operativamente il programma si concentra sul risparmiare energia; diversificare l’approvvigionamento; sostituire rapidamente i combustibili fossili accelerando la transizione europea all’energia pulita e coordinare in maniera efficace e sostenibile investimenti e riforme. Tra le diverse iniziative è stata prevista la creazione delle cosiddette “Hydrogen Valleys”, degli ecosistemi regionali che collegano la produzione, il trasporto ed i vari usi finali. Il 1° marzo scorso la Commissione europea e attori chiave hanno firmato una dichiarazione congiunta con cui si impegnano a rafforzare e ad accelerare azioni congiunte in materia di ricerca, sviluppo, dimostrazione e implementazione nell’ambito delle Valli dell’Idrogeno.

European Hydrogen Bank

Un’altra azione chiave per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal sull’idrogeno è legata al nuovo piano presentato a marzo 2023 dalla Commissione nell’ambito dell’Innovation Fund. L’iniziativa mira a stimolare ed accelerare gli investimenti nella produzione di idrogeno rinnovabile attraverso la Banca europea dell’idrogeno (EHB), affinché l’UE possa raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti da REPowerEU.

La EHB non è una vera e propria istituzione finanziaria, ma un’iniziativa della Commissione per porre la questione della produzione di idrogeno al centro del dibattito europeo. La Banca si occuperà di coprire la differenza tra il costo di produzione dell’idrogeno rinnovabile e il prezzo che il mercato è disposto a pagare attraverso un sistema di aste. La sfida è complessa: ridurre il divario economico tra i costi più elevati dell’energia verde, compreso l’idrogeno rinnovabile prodotto mediante elettrolisi e l’idrogeno prodotto da altri processi e garantire una più rapida diffusione delle tecnologie innovative necessarie per la transizione verde, soprattutto nei settori più difficili. 

Ad ottobre 2023 la Commissione ha pubblicato i Termini e le Condizioni per la sua asta pilota prevista per il 23 novembre 2023 che assegnerà fino a 800 milioni di euro ai produttori di idrogeno rinnovabile nello Spazio economico europeo (SEE). Il sostegno assumerà la forma di un premio fisso in €/kg di idrogeno rinnovabile prodotto con un'operatività di dieci anni.

L’iniziativa di aste implementate dalla EHB amplierà il portafoglio di meccanismi di sostegno che il Fondo per l’innovazione attualmente fornisce attraverso sovvenzioni, assistenza allo sviluppo di progetti e altri strumenti finanziari misti.

I bandi europei sull'idrogeno

Anche in ambito di ricerca e innovazione è centrale il tema della sostenibilità del piano sull’idrogeno: la produzione di idrogeno rinnovabile deve infatti avere una prospettiva a lungo termine, che guardi al 2030, ma che concorra a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo significa significa cambiare radicalmente l'approccio nell'ambito dell'energia, dell’industria, della mobilità e dei trasporti.

Anni di sostegno alla ricerca e all'innovazione sull'idrogeno hanno posto l'Unione europea ai vertici mondiali per quanto riguarda le principali tecnologie dell'idrogeno, in particolare gli elettrolizzatori, le stazioni di rifornimento di idrogeno e le celle a combustibile su scala megawatt. Horizon Europe sostiene l'impresa comune Clean Hydrogen (CHJU) con 1 miliardo di euro, a cui si aggiunge lo stesso importo da parte dell'industria e dei partner della ricerca. Nell'ambito di REPowerEU, la Commissione ha stanziato altri 200 milioni di euro per la CHJU al fine di accelerare la diffusione delle Hydrogen Valleys.

Tra i tanti programmi di ricerca e innovazione che operano nell’ambito delle risorse rinnovabili la CE sta mettendo l’accento soprattutto su quelli che permettono alle PMI il passaggio dalla prototipazione al mercato, e che hanno un’applicazione commerciale più immediata, nello specifico: Innovation Fund, European Investment Bank, Connecting Europe Facility, e European Innovation Council Accelerator. La Commissione ha inoltre recentemente concesso circa 4 milioni di euro nell'ambito di Erasmus+ per un partenariato a lungo termine tra industria e istruzione al fine di sviluppare competenze avanzate per l'economia dell'idrogeno.

Anche altri programmi europei offrono opportunità di investimento nelle Valli dell'Idrogeno, come il Recovery and Resilience Facility e i fondi della politica di coesione nell'ambito delle principali priorità di specializzazione intelligente.

L'UE ha lanciato anche altre iniziative di supporto al finanziamento della ricerca e innovazione sull'idrogeno:

  • Clean Hydrogen Partnership, con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo e la diffusione di applicazioni innovative dell’idrogeno pulito, rafforzando la competitività dell’UE. 
  • European Clean Hydrogen Alliance, forum istituito nel luglio 2020 insieme alla strategia dell'UE sull'idrogeno che riunisce industria, autorità nazionali e locali, società civile e altre parti interessate per coordinare gli investimenti al fine di raggiungere un ambizioso dispiegamento delle tecnologie entro il 2030. 
  • Hydrogen Public Funding Compass, una guida online per gli stakeholder per identificare le fonti di finanziamento pubblico per i progetti sull'idrogeno e che fornisce informazioni su tutti i programmi e i fondi dell'UE (2021-2027) rilevanti per il settore.

European Partnership for Hydrogen Technologies

La Clean Hydrogen Partnership Joint Undertaking) è una partnership pubblico-privato che sostiene le attività di ricerca e innovazione nel campo delle tecnologie dell'idrogeno per contribuire alla strategia del Green Deal e dell'idrogeno dell'Unione Europea.

Lo scopo della partnership è rafforzare e integrare la capacità scientifica dell'UE, al fine di accelerare lo sviluppo e il miglioramento di applicazioni avanzate di idrogeno pulito. I tre membri dell'impresa comune sono la Commissione europea, le industrie delle celle a combustibile e dell'idrogeno rappresentate da Hydrogen Europe e la comunità della ricerca rappresentata da Hydrogen Europe Research.

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Transizione verso un'economia pulita all'idrogeno: alcuni risultati 

Dalla sua creazione nel novembre 2021, la Clean Hydrogen Partnership ha lanciato due bandi nell'ambito di Horizon Europe: il bando 2022 il 31 marzo 2022 e il secondo bando 2023 il 17 gennaio 2023.

Tantissime le proposte progettuali inviate: 153 proposte da 1.524 organizzazioni, con sede in 61 Paesi diversi, a testimonianza di un interesse sempre crescente per lo sviluppo di progetti sull'idrogeno. Sono state firmate già 50 nuove convenzioni di sovvenzione entro la metà di luglio e a breve si provvederà alla firma degli accordi per il finanziamento dei restanti 3 progetti.

Questi progetti faranno avanzare in modo significativo la ricerca sulle tecnologie dell'idrogeno, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza, ridurre i costi di produzione di idrogeno rinnovabile, sviluppare ulteriormente le soluzioni di stoccaggio e distribuzione e stimolare l'uso dell'idrogeno a basse emissioni di carbonio anche in settori come le industrie ad alta intensità energetica, l'aviazione o i trasporti pesanti.

68,2 milioni di euro continueranno a sostenere la ricerca sulla produzione di idrogeno rinnovabile, finanziando in particolare lo sviluppo della tecnologia europea degli elettrolizzatori. Oltre all'elettrolisi, i finanziamenti sosterranno percorsi alternativi per la produzione di idrogeno verde, come l'applicazione diretta del calore solare nei cicli termochimici di scissione dell'acqua per la produzione di idrogeno rinnovabile.

Queste attività sono attuate in stretto coordinamento con lo European Innovation Council, come confermato dalla firma di una lettera d'intenti tra la Clean Hydrogen Partnership e l'EISMEA.

Verranno inoltre stanziati 38,9 milioni di euro per sostenere l'infrastruttura/distribuzione dell'idrogeno in tutta l'UE mentre, per quanto riguarda le applicazioni finali, continueranno a essere erogati finanziamenti per diverse soluzioni tecnologiche sia in ambito trasporto che per la produzione di calore ed energia pulita.

Al fine di massimizzare le sinergie nelle attività di ricerca e nell'allocazione dei fondi, la Clean Hydrogen Partnership collabora strettamente anche con la Clean Aviation JU: a marzo scorso, infatti, Il Partenariato congiunto per l’aviazione pulita e quello per l’Idrogeno pulito hanno concluso un Memorandum d’intesa rivolto alla cooperazione strategica su attività di ricerca e innovazione nel settore dell’aviazione a idrogeno.

Oltre alle attività di R&I, 8,5 milioni di euro continuano a sostenere progetti su diversi aspetti trasversali, come la sensibilizzazione del pubblico, la fiducia e l'accettazione delle tecnologie dell'idrogeno, l'aumento del livello di sicurezza delle tecnologie e delle applicazioni dell'idrogeno, gli aspetti di sicurezza della manipolazione dell'idrogeno liquido nelle aree pubbliche e l'impatto dell'iniezione di idrogeno sulla rete di trasporto e distribuzione del gas; questi progetti forniranno input a regolamenti, codici e standard.

Le Hydrogen Valleys

Infine, poiché le valli dell'idrogeno rimangono una delle principali priorità dell'UE, in quanto strumentali per aumentare la produzione e la fornitura di idrogeno verde e, di conseguenza, per soddisfare la crescente domanda da parte dell'industria, dei trasporti e di altri settori, il bilancio della JU è stato integrato con un ulteriore importo di 200 milioni di euro attraverso REPowerEU con l'obiettivo di raddoppiare il numero di valli dell'idrogeno in Europa entro il 2025.

Sono 9 le proposte di valli dell'idrogeno presentate nell'ambito del bando 2022 e invitate a preparare le convenzioni di sovvenzione tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023. Con una richiesta di finanziamento totale di 105,4 milioni di euro, queste valli dovrebbero mobilitare investimenti pari ad almeno 5 volte il finanziamento fornito dall'UE. Ad oggi sono state firmate 6 sovvenzioni e le firme per le altre 3 sono previste dopo la pausa estiva. Alcune di queste sovvenzioni sono state finanziate utilizzando già il budget di Repower per le valli dell'idrogeno.

Due valli dell'idrogeno sono su larga scala, cioè con una produzione di almeno 5.000 tonnellate di H2 all'anno. La prima sarà distribuita nell'area del Nord Adriatico (che comprende la Croazia, il Friuli Venezia Giulia in Italia e la Slovenia) e la seconda mira a costruire un corridoio dell'idrogeno attraverso i Paesi del Mar Baltico, tra cui l'Estonia e la Finlandia meridionale. Inoltre, saranno finanziate sette Hydrogen Valleys su scala più piccola (di almeno 500 tonnellate di H2 all'anno), incentrate su aree d'Europa con una presenza assente o limitata dell'idrogeno in Bulgaria (Stara Zagora), Grecia (Creta e Corinzia), Irlanda (Galway), Italia (Lombardia), Turchia (South Marmara) e Lussemburgo. Complessivamente, le Hydrogen Valleys sostenute dalla JU potrebbero produrre più di 15.000 tonnellate di idrogeno all'anno in 12 Paesi europei.

Guardando al futuro, per il bando 2023 la Clean Hydrogen Partnership ha ricevuto 132 proposte per un budget indicativo di 195 milioni di euro che coprono attività di ricerca e innovazione lungo l'intera catena del valore dell'idrogeno. Le valutazioni sono in corso e i candidati saranno presto informati dei risultati; si prevede che altre 25-30 sovvenzioni saranno firmate entro la fine dell'anno.