• Tipo News
    POLITICA GENERALE
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

La Commissione europea ha pubblicato una comunicazione per illustrare le azioni intraprese dall'UE per promuovere e sostenere, all'interno del mercato unico, lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie pulite.

Nello specifico, nel documento vengono citate e analizzate le seguenti tematiche:

  • Incentivi e prevedibilità: l'UE ha definito un quadro normativo per diventare l'Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. In particolare, attraverso il pacchetto "Pronti per il 55%" che comprende un sistema di scambio delle quote di emissione rafforzato e ampliato e un nuovo meccanismo di adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030.
  • Investimenti dell'UE: nel periodo 2021-2027 il 32,6% del bilancio totale dell'UE, vale a dire 578 miliardi di euro, contribuirà alla spesa per il clima
  • Investimenti privati: una situazione normativa favorevole dell'UE fa in modo di raccogliere e convogliare efficacemente i finanziamenti privati verso attività economiche che contribuiscono alla decarbonizzazione. La tassonomia dell'UE e l'Unione dei mercati dei capitali possono aiutare gli investitori a sostenere lo sviluppo di tecnologie pulite.
  • Investimenti pubblici nazionali: da marzo 2023 sono stati approvati regimi nazionali di investimenti in tecnologie pulite per un bilancio totale di circa 6,9 miliardi di euro, mentre altri sono in corso di valutazione
  • Collaborazione con gli operatori del settore: alleanze industriali, come l'alleanza europea per le batterie e l'alleanza per l'idrogeno pulito, hanno avuto un ruolo di rilievo nel facilitare una maggiore collaborazione tra il mondo industriale e quello politico
  • Competenze: le "accademie dell'industria a zero emissioni nette" contribuiranno a dotare la forza lavoro dell'UE delle competenze necessarie per guidare la duplice transizione verso un'economia verde e digitale. Ciò rappresenta anche l'obiettivo specifico dell'Anno europeo delle competenze
  • Resilienza e competitività: il piano industriale del Green Deal ha lo scopo di salvaguardare la competitività dell'industria europea delle tecnologie pulite e a posizionare l'Europa come leader dell'innovazione industriale
  • Impegno internazionale e politiche commerciali ferme: verrà rafforzata la resilienza e la diversificazione delle catene di approvvigionamento, e quindi la sua sicurezza economica, attraverso la cooperazione internazionale e, se necessario, misure autonome