• Tipo News
    INFORMAZIONE
  • Fonte
    Science|Business
  • Del

Continuano le discussioni all'interno della comunità scientifica europea in merito all'utilizzo delle Lump Sum nell'ambito dei finanziamenti europei, ormai sempre più diffuso.

Diverse criticità erano già state evidenziate da alcune organizzazioni di ricerca e università. In particolare, se l'adozione di lump sum mira a semplificare la procedura di finanziamento, eliminando la necessità di una dettagliata rendicontazione finanziaria, con conseguente riduzione dei costi burocratici, tuttavia la nuova modalità presenta sfide e incertezze che stanno emergendo dall'esperienza sul campo.

Un nuovo report pubblicato recentemente raccoglie le opinioni di 68 research manager provenienti da 50 organizzazioni che si sono riuniti lo scorso ottobre per discutere dei cambiamenti che stanno interessando il panorama dei finanziamenti EU per la ricerca. Una delle criticità più rilevanti riguarda l'aumento del carico di lavoro durante la fase di candidatura, con la richiesta di piani di spesa dettagliati da parte della Commissione. Questo porta ad un allungamento dei tempi di discussione e decisione, mettendo sotto pressione soprattutto i coordinatori dei progetti.

Tuttavia, nonostante le sfide iniziali, ci sono segnali di adattamento positivo da parte delle organizzazioni coinvolte. Alcuni responsabili della ricerca hanno riferito di una riduzione del carico di lavoro nel tempo, una volta acquisita maggiore familiarità con questa modalità di finanziamento. Tuttavia, si registra una tendenza alla prudenza nella selezione dei partner di progetto e alla suddivisione dei compiti in pacchetti di lavoro più piccoli e gestibili, a discapito dei progetti collaborativi e multidisciplinari, tradizionalmente favoriti dall'UE.

Inoltre, si sollevano dubbi sulle implicazioni finanziarie, con timori di ridotta flessibilità di bilancio e complicazioni nei trasferimenti di fondi. La gestione della rendicontazione finanziaria è semplificata, ma rimane un vincolo per soddisfare le normative nazionali e organizzative interne.

Infine, si evidenzia la necessità di un maggiore sostegno e orientamento da parte della Commissione Europea durante tutto il processo, soprattutto per quanto riguarda la definizione dei piani di lavoro, il calcolo dei budget e il monitoraggio dei progetti.

Area
Unione Europea